Il villaggio Due Porte alla Salute
Situato a Napoli nella zona collinare dell’Arenella, il villaggio Due Porte alla Salute ora non è molto conosciuto, ma c’è stato un tempo in cui ha goduto di una certa fama e per molteplici motivi.
Le origini del villaggio si perdono nella notte dei tempi, non abbiamo molte testimonianze che ne attestino la nascita e lo sviluppo.
Sappiamo per certo che nel 1400 era un piccolo borgo di campagna, luogo di tranquillità e pace, tanto che divenne una delle mete preferite dell’aristocrazia napoletana per trascorrere periodi di vacanza e fuggire dalla confusione e dal caldo della città.
Anche l’origine del nome è piuttosto incerta e sono state fatte due ipotesi differenti.
Alcuni la fanno risalire alla presenza di due archi, due porte che conducono a due luoghi separati.
La prima porta prosegue in quello che una volta era conosciuto come Vico delle Fate, per la presenza delle lavandaie, definite fate per la loro avvenenza.
La seconda porta è quella dove ha origine Vico Molo alle Due Porte.
Altri riconducono il nome alla famiglia Della Porta ed alla villa che possedevano al centro del villaggio.
Si racconta che nel villaggio abitasse una vecchia dall’aspetto orribile, da molti considerata addirittura una strega.
Pare che lanciasse anatemi e fatture a quelli che la evitavano per il suo aspetto e che poi li togliesse dietro compenso da parte dei malcapitati spaventati.
Vico Molo alle Due Porte: antica passeggiata romantica
Il Vico Molo è una delle strade più conosciute del villaggio Due Porte ed ha un nome alquanto insolito, se si considera la posizione collinare del villaggio.
Un tempo era considerato il posto più romantico di tutta l’area.
Da qui si godeva di uno spettacolare panorama sull’intera città di Napoli e si respirava un’aria fresca e salubre, grazie alla presenza di vaste aree di verde, orti e campi coltivati.
Era considerata l’aria migliore di Napoli.
La vista da questa zona della collina era molto simile a quella che si godeva passeggiando sul molo a Mergellina. Da qui probabilmente deriva il nome di questa strada.
Gli abitanti della zona avevano grosse difficoltà a scendere fino al lungomare per passeggiare ed il vico Molo era una valida alternativa per poter fare una passeggiata romantica. Era infatti la meta preferita delle coppie che si incontravano al tramonto.
Oggi le colline sono costellate di palazzi e costruzioni in cemento armato, frutto della speculazione edilizia messa in atto nel secolo scorso.
Da Vico Molo alle Due Porte adesso si vede, oltre che l’intero centro storico e il mare, palazzi in cemento, la tangenziale ed il casello dell’uscita della zona collinare.
La strada non ha più quel connotato romantico, ma conserva ancora un certo fascino, legato soprattutto alla storia del villaggio Due Porte.
La cappella di Vico Molo alle Due Porte
Percorrendo Vico Molo alle Due Porte si può notare, circa a metà del percorso, una piccola chiesa con uno stemma templare sulla facciata. E’ la cappella di Santa Maria Porta Coeli e di San Gennaro, piccola ma vero gioiello artistico e storico.
La chiesa fu voluta da Isabella di Costanzo nel 1664, come attesta la lapide presente sulla facciata.
Donna Isabella era discendente del famoso Giambattista Della Porta, che aveva vissuto proprio in quella strada nel XVI secolo nella villa di famiglia.
Si era sposata con un rampollo di una delle famiglie più prestigiose di Napoli ed amava trascorrere in collina lunghi periodi con la sua famiglia.
Aveva però notato che gli abitanti del villaggio per poter andare a messa dovevano recarsi fino a Capodimonte o alla Sanità. Decise pertanto di far costruire una piccola cappella per soddisfare le esigenze spirituali dei fedeli.
Dopo molti anni di abbandono e degrado, la cappella è ora passata in consegna ai fratelli Templari di Jacques De Molay per attività di solidarietà e volontariato.
Giambattista Della Porta, abitante illustre del villaggio
Figura versatile e poliedrica, uomo di grande erudizione, Giambattista Della Porta nacque nel 1535 e trascorse tutta la sua vita immerso in attività scientifiche.
Fu commediografo, scienziato, filosofo e alchimista.
Come accennato, la sua famiglia possedeva una villa nel villaggio Due Porte e decise di spostare lì la sua residenza per un periodo, trovando la tranquillità della zona adatta ai suoi studi.
La sua fama è legata soprattutto agli studi di alchimia, condotti due secoli prima del famigerato Principe di Sansevero, e alla fondazione dell’Accademia dei Segreti, una istituzione a scopo scientifico culturale.
Fondò la sua accademia nel 1560 e l’ingresso era appannaggio esclusivo di studiosi che fossero in grado di dimostrare una nuova scoperta scientifica nell’ambito delle scienze naturali.
L’attività del Della Porta attirò però l’attenzione dell’Inquisizione, che decretò la chiusura dell’Accademia nel 1579 perché sospettata di pratiche magiche ed occulte.
I resti dell’Accademia dei Segreti
I resti dei laboratori dell’Accademia potrebbero trovarsi nell’area sotterranea alla cappella di Vico Molo alle Due Porte.
Alcuni anni fa sono stati rinvenuti dei resti riconducibili ad attività esoteriche all’interno di una grotta situata proprio sotto l’area della cappella.
Furono scoperti diversi locali collegati tra loro che al loro interno contenevano lapidi, nicchie, colonne intagliate nella roccia, capitelli dorici ed alcuni affreschi.
In particolare, alcuni affreschi raffiguranti scene dell’antico Egitto, con Iside, dea della magia e del sapere, che allatta il figlio Horus al cospetto di Anubi.
Sono stati rinvenuti anche simboli esoterici, come strani numeri a forma di otto allungato e serpenti.
Il ritrovamento più impressionante è costituito da una porta a forma di teschio con la bocca spalancata, che potrebbe essere l’ingresso dell’Accademia dei Segreti.
Purtroppo i locali sono di proprietà privata e non è stato possibile andare a fondo nello studio di questi preziosi ritrovamenti.
I segreti del villaggio Due Porte resteranno per sempre sepolti in queste grotte e quel poco che sappiamo si perderà pian piano nelle pieghe del tempo, ma la vista sulla città di Napoli continuerà a regalarci sempre forti emozioni.