Itinerario verso una croda e un lago per incontrare il drago
Di Silvia Sperandio
I draghi ti affascinano e hai sempre sognato di vederne uno? Ottimo, questo itinerario basato sulle leggende dei Salvani ti porta a fare trekking in Veneto, sulle Dolomiti ampezzane. Una piacevole escursione verso una delle mete più classiche delle di Cortina, il Lago Fedèra alla Croda da Lago.
– Ti ricordi?- Mi dice Monica Dandrea, Dottoressa forestale e prima guida naturalistica di Cortina con la quale collaboro da molto tempo alla stesura degli articoli che raccontano gli itinerari naturalistici nella conca ampezzana. – Abbiamo incontrato Donna Dindia e Zan de Rame nel precedente itinerario. Secondo il racconto del mio collega Dottore Forestale Dino Dibona, ai piedi della porta del dio Silvano questa coppia di personaggi aveva costruito un villaggio, allevato bestiame di superba razza, condiviso la foresta con i Salvàns e vissuto felicemente per molto tempo in un ambiente ricco e florido.
“Nella sua «Guida insolita ai misteri, ai segreti, alle leggende e alle curiosità delle Dolomiti» anche per Dino non poteva mancare un riferimento certo alle foreste e, dunque, risulta che questi personaggi leggendari provenissero dal bosco di Lamarìda.” Monica Dandrea, Dottoressa forestale e prima guida naturalistica di Cortina
–È un bosco che gli Ampezzani collocano presso la Croda da Lago- continua Monica – dalla zona di Formìn fino ai territori sud-occidentali della conca.
Nel ladino ampezzano croda significa montagna e unito a da Lago questo toponimo indica la montagna del lago. Monica mi spiega che proprio questo monte e il suo lago costituiscono il luogo nella leggenda di Donna Dindia, che Karl Felix Wolff riferisce nell’ultimo capitolo del suo libro «I Monti Pallidi». Wolff, con una nota a piè di pagina di questa leggenda, precisa che un anziano ampezzano, il sig. Alessandro Lacedelli, nel 1906, gli indicò il bosco che si estende dal Lago di Pianòzes verso Formìn e fino alle falde del Pelmo, assicurandogli che i vecchi ampezzani chiamavano Ramarìda questa estesa foresta.
Guida al trekking con Monica Dandrea
Monica informa che partire dal Lago Pianòzes per risalire tutto il bosco, camminando lungo la comoda strada forestale, ci farebbe affrontare il dislivello di circa 1000 metri. Preferiamo allora portarci sulla strada del Passo Giau, privilegiando un accesso molto più “morbido”, a partire dal Ponte de Ru Curto, che consiste in soli 350 metri di dislivello complessivi in salita.
“La foresta non ci deluderà, un bosco temperato di conifere, tipico di queste zone e di queste quote, all’interno del quale potremo divertirci a distinguere le varie specie di alberi che lo edificano: l’abete rosso, il larice ed il pino cembro o cirmolo“. Monica Dandrea, Dottore Forestale e prima guida naturalistica di Cortina
Il tratto più ripido ed impegnativo richiede una buona preparazione atletica nella nostra camminata, tuttavia la fatica è ampiamente ricompensata nel momento in cui approdiamo al lago di Federa.
Monica prosegue il suo racconto naturalistico fornendo alcune informazioni e ci spiega che lo specchio d’acqua che abbiamo davanti a noi è il lago Fedèra, tipico lago naturale alpino di alta quota, formatosi ad una altitudine di oltre 2000 metri, in una posizione molto suggestiva, sul fondo di una depressione al limitare del bosco, protetto dalla Croda da Lago e accompagnato nella tipica vista panoramica, da tutti conosciuta, dalla caratteristica sagoma del Becco di Mezzodì.
Sulla sponda del lago Fedèra, lo storico rifugio Palmieri, accoglie i turisti per per pranzo. Inaugurato nel 1901 dalla guida alpina Giovanni Barbarìa, nel 1906 fu venduto alla Sezione di Reichenberg del Club Alpino Austro-Tedesco, dal quale fu gestito fino al primo dopoguerra, per ritornare nel 1920 in proprietà alla Sezione del CAI Cortina d’Ampezzo che lo ha fatto conoscere con l’odierna denominazione.
Ti ho promesso in questa escursione una croda, un lago e un drago- prosegue Monica Dandrea– Dunque, dopo aver ammirato la Croda da Lago ed il suo specchio d’acqua, è il momento del drago!
È la stessa protagonista della leggenda, Donna Dindia, a narrare la sua storia. Le sue vicende si intrecciano con quelle di una graziosa giovane bionda, ultima discendente di una potente stirpe che abitava un castello.
Passeggeremo lungo il lago e, non appena saziata la nostra curiosità sul drago della Croda da Lago, potremo fare ritorno al punto di partenza.
La passeggiata in montagna in questo itinerario è meravigliosa, ma se la stanchezza si fa sentire, tieni presente che in estate è possibile usufruire di un comodo servizio di jeep navetta a pagamento che, all’incirca dal Lago Pianòzes, conduce fino all’ingresso del Rif. Palmieri.
INFO UTILI
Per il trekking con guida in presenza (periodo pre e post covid)
- Tempo: Intera giornata (5-6 ore).
- Difficoltà:Itinerario che prevede 350 metri di dislivello in salita ed altrettanti in discesa, su sentiero ben segnato e mantenuto, con alcuni tratti su radici e sassi, richiede una discreta preparazione escursionistica. Notevoli scorci panoramici sulle montagne della conca ampezzana.
- Per Chi?: Questo tour è adatto a te che viaggi con il cane se è ben educato e già abituato ad andare a spasso al guinzaglio per una bella passeggiata. Nel Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo i cani vanno condotti al guinzaglio. Ti consiglio di contattare Monica per avere maggiori informazioni in merito. Se ami il turismo slow e ti piace fermarti perché ti attrae un dettaglio e sei curioso di scoprire cos’è, questo è il tour giusto per te.
- Se invece cerchi una gita da fare con i bambini dai 6 anni ecco fatto! è una bella passeggiata sia per i grandi che per i bambini. Tutti rimangono affascinati dai racconti delle leggende Sui Sentieri dei Salvàns®.
- Per gruppi, di adulti o di famiglie con bambini (dai 6 anni) purché la composizione del gruppo di richiedenti sia omogenea.
- Rete stradale e mezzi pubblici: Cortina D’Ampezzo è ben servita da strade, autostrade. Il luogo d’incontro è raggiungibile da mezzi pubblici, tuttavia le corse, limitate alla stagione turistica estiva, non sono frequenti. Possibilità di parcheggio nelle immediate vicinanze dell’attacco del sentiero, lungo la strada e in alcuni piazzali a bordo strada.
- Dove mangiare?:possibilità sicuramente di pranzo al sacco oppure presso il rifugio alpino in periodi di apertura stagionali: Rifugio Croda da Lago.
- Dove dormire?: In loco ci sono molte strutture ricettive fra hotel, bed & breakfast, appartamenti in affitto, ecc.
- Guida turistica Contatti: Monica Dandrea Dott.ssa Forestale, guida naturalistica e maestra di sci alpino Cortina d’Ampezzo – Dolomitisuisentierideisalvans.it monica@suisentierideisalvans.it