Amelia, la strega del Vesuvio
Tutti abbiamo letto almeno una volta nella vita uno dei fumetti della Disney.
Zio Paperone è uno dei paperi più carismatici e divertenti e tutti conosciamo i personaggi che lo circondano. Tra questi spicca la figura di Amelia, la strega che ammalia. Abiti scuri, lisci capelli neri e ciglia lunghe e ammalianti, appunto.
Amelia è la strega del Vesuvio, vive nella sua casetta alle pendici del vulcano in compagnia di un simpatico famiglio, il corvo Gennarino.
È perennemente in cerca di un modo per sottrarre a zio Paperone il suo famoso Numero Uno, indiscusso portafortuna.
Questo simpatico personaggio, creato dalla Disney nel 1961 per opera del disegnatore Carl Barks, trae spunto da un personaggio di una famosa leggenda che ebbe origine nell’area vesuviana intorno alla metà dell’Ottocento.
La vera strega del Vesuvio
Nel 1858 ci fu una copiosa eruzione del Vesuvio, un fenomeno tanto violento da colmare di lava un profondo burrone denominato fosso grande alla base del vulcano.
La lava si solidificò e si raffreddò e, a quel punto, fu possibile avventurarsi sulle pendici del Vesuvio.
Poco tempo dopo il termine dell’eruzione cominciò a verificarsi nella zona un inquietante fenomeno.
Durante la notte si sentivano delle lunghe, strazianti, agghiaccianti urla.
Nessuno riusciva a capire da dove arrivassero, si percepiva soltanto che fossero urla di donna.
Gli abitanti della zona, stanchi di non poter dormire la notte e preoccupati per quanto potesse accadere alle loro famiglie, cominciarono a perlustrare la zona in cerca del luogo dove presupponevano si trovasse questa donna che urlava.
Non furono in grado di individuarla e ogni notte lo strazio continuò a ripetersi.
A un certo punto decisero di rivolgersi a una fattucchiera della zona, la strega del Vesuvio, nota come a’ vecchia e’ Mattavona.
La donna viveva sulle pendici del Vesuvio e ascoltò con attenzione il racconto degli abitanti che si erano rivolti a lei in cerca di aiuto.
Alla fine decise di intervenire e si fece accompagnare nel punto dove le urla sembravano più forti.
Giunta sul posto, iniziò a recitare incantesimi e formule arcaiche, del tutto incomprensibili ai presenti.
Da quel giorno le urla sparirono e non si seppe mai da dove avessero avuto origine.
Gli abitanti non se ne preoccuparono, per loro l’importante era aver recuperato il sonno.
La vecchia strega del Vesuvio riprese tranquilla la sua vita e nessuno la disturbò più.