Amichevole contro la Germania
di Andrea Scheurer
Lo scorso weekend la Nazionale Italiana di Para Ice Hockey si è radunata a Egna per preparare il mondiale di Ostrava, che si terrà dal 19 al 26 giugno. Abbiamo contattato l’head coach della nazionale Massimo Da Rin, per un commento sul raduno.
Dal 28 al 30 maggio la nazionale italiana sarà impegnata in un triplice confronto con la Germania: si giocherà a Fondo, in Trentino Alto Adige.
Il commento di Da Rin
Abbiamo lavorato bene, questa volta più sugli aspetti difensivi: forechecking, PK, zona neutra, zona difensiva. Abbiamo fatto un buon lavoro: purtroppo avevamo ancora qualche giocatore indisponibile. Abbiamo lavorato anche fisicamente, con un programma atletico specifico da seguire.
C’è molto impegno, il gruppo di giovani sta crescendo. Purtroppo in questi due anni non abbiamo giocato molto: anche per i giovani è importante giocare per fare esperienza. L’esperienza te la fai così, giocando le partite che contano. Adesso finalmente a fine mese giochiamo tre amichevoli contro la Germania, a Fondo, in provincia di Trento.
Il palazzo di Fondo è attrezzato per le nostre partite, in quanto abbiamo le balaustre apposta per lo sledge hockey. Entri ed esci direttamente dalla pista: per noi è importante perché così ci abituiamo a fare cambi al volo in vista del mondiale.
Come sono gli avversari?
La Germania non è male: si sono riorganizzati. Le ultime amichevoli contro di loro le abbiamo giocate a marzo scorso. Abbiamo vinto, pareggiato e perso. Le avevamo giocate per fare esperienza e per fare giocare tutti. Per far crescere i giovani. Le amichevoli servono soprattutto per fare esperienza. Anche nelle prossime amichevoli faremo giocare tutti e poi proveremo gli special team per le occasioni di gioco particolari come PK o Power Play.
Saranno tre amichevoli importanti, in quanto dobbiamo valutare anche lo stato di forma. Al mondiale giocheremo quasi tutti i giorni, e quindi dobbiamo vedere come siamo messi fisicamente dopo la terza amichevole.
Cosa ti aspetti dalle amichevoli?
Di specifico niente, in generale tanto. Non giocando da molto, voglio soprattutto vedere l’approccio alla partita, e poi anche i sistemi di gioco su cui abbiamo lavorato. Voglio vedere l’approccio dei più giovani, anche sulle giocate che fanno: non prendono rischi, mettono dischi sicuri. A livello internazionale poi se sbagli a fare il turnover è facile subire goal.
Andrea Scheurer
Svizzero e italiano. Laureato in Storia Medievale. Da sempre amante dei castelli, percorro le strade della mia amata città, e non solo quelle, provandole ad immaginare nei secoli passati. Grande appassionato e tifoso di sport, in particolare dell’hockey su ghiaccio. Gioco da anni in una squadra amatoriale. Linkedin