Il commento di Massimo Da Rin dopo il raduno
di Andrea Scheurer
Lo scorso weekend la Nazionale Italiana di Para Ice Hockey si è radunata a Bressanone per preparare il mondiale di Ostrava, che si terrà dal 19 al 26 giugno. Abbiamo contattato l’head coach della nazionale Massimo Da Rin, e l’assistant coach Mirko Bianchi, per un commento sul raduno.
Com’è andato il raduno?
Il raduno è andato bene. Abbiamo lavorato sul Power Play e il Penalty Killing. Questo è stato il focus. E poi abbiamo molto lavorato sugli ingaggi che sono molto importanti nel nostro sport.
Gli ingaggi sono diversi rispetto all’hockey standing: lì c’è molta più mobilità, mentre da noi parti da fermo ed è più complicato salire e andare a chiudere lo specchio a chi può andare al tiro. Nell’hockey standing invece puoi andare subito in pressing. Nello sladge hockey gli ingaggi sono dunque molto importanti sia quando attacchi che quando difendi. Ci abbiamo lavorato su: alcune cose andavano bene, altre un po’ meno ma gli allenamenti servono anche a questo.
Abbiamo lavorato con la squadra quasi al completo, anche se mancavano due giocatori. Uno non lo recuperiamo purtroppo: abbiamo perso Kafmann per problemi fisici.
Avete amichevoli in programma?
Abbiamo bisogno di giocare delle amichevoli. Solo giocando poi ti rendi conto di come siamo messi a livello fisico, tattico. Giocare tra di noi va bene fino ad un certo punto: perché ti mancano gli stimoli, manca il ritmo partita etc..
Adesso abbiamo un raduno a metà maggio e speriamo di poter giocare contro la Repubblica Ceca: stiamo cercando di organizzare gli incontri e vediamo se ci riusciamo. Diciamo che causa Covid è molto difficile organizzare. Se non giochiamo coi cechi faremo un altro raduno di preparazione.
A fine maggio invece dovremmo giocare contro la Germania, con loro è forse più facile da organizzare. Comunque speriamo di giocare almeno un amichevole, meglio giocarle entrambe però.
È un mondiale difficile per tutti. Ci sono nazioni che non hanno giocato, alcune non potevano nemmeno allenarsi. Bisogna vedere come ci si arriva tutti a giocarlo. Le altre nazionali sono nella nostra stessa situazione. Alcune si sono potute allenare, altre invece no. Ci sono state poche amichevoli.
L’obiettivo?
Parlare di obiettivi è difficile. L’obiettivo minimo è quello di salvarsi ed arrivare settimo. Tutto quello che viene in più dipende da tanti variabili. L’obiettivo più alto invece è essere nelle prime due squadre del nostro girone e giocarsi la medaglia contro le prime due dell’altro.
Le avversarie
Le prime 4 del ranking mondiale fanno un girone a se. Noi siamo nel girone con Russia, Norvegia e Slovacchia. La prima partita sarà contro la Norvegia che è una squadra come noi, al nostro livello. La Slovacchia è forse la squadra più debole del nostro girone.
Sarebbe importante arrivare nei primi cinque. I primi cinque si qualificano direttamente alle Paraolimpiadi di Pechino. Ad Ottobre e novembre si terranno le qualificazioni per le Paraolimpiadi: 2 posti restanti disponibili. Si sfidano la sesta, settima e ottava del mondiale più prima e seconda del gruppo B.
Il commento di Mirko Bianchi, assistant coach
Il raduno è andato bene, eravamo quasi al completo. Abbiamo avuto tre giorni belli intensi, con quattro allenamenti in tre giorni. Abbiamo lavorato su tanti aspetti ed anche a livello mentale è stato impegnativo per i ragazzi. La prova del nove l’avremo solo quando riusciremo a giocare: in quell’occasione vedremo se il lavoro che stiamo facendo sta andando nella giusta direzione.
Dal 13 al 16 maggio ci sarà un nuovo raduno e forse si giocherà contro la Repubblica Ceca. Dal 28 al 30 maggio invece, avremo l’ultimo raduno prima del mondiale, e dovremmo giocare contro la Germania. I raduni si terranno lo stesso, anche senza la disputa delle amichevoli.
Oltre a Power Play e PK avete lavorato sugli ingaggi…
È una componente che abbiamo cercato di trattare. Fa parte di un playbook che i ragazzi devono sapere, con delle opzioni che vanno adeguate a quello che fa anche l’altra squadra. Poi sono i ragazzi in campo che decidono cosa fare in base a quello che vedono.
L’ingaggio è diverso rispetto all’hockey ghiaccio: ci sono tante componenti differenti. La partenza con le braccia da fermi è diversa, non riesci ad arrivare in determinati punti in un determinato tempo, come invece riesci a fare con i pattini. È diverso anche il lavoro di blocco dell’uomo, visto che c’è uno slittino di mezzo.
La formula del mondiale
Al mondiale di Ostrava le prime quattro del ranking sono nel Gruppo A. Dal quinto all’ottavo sei nel Gruppo B: l’Italia affronterà Norvegia, Russia e Slovacchia.
Nel girone A le prime due classificate accedono direttamente alle semifinali. La terza e la quarta del girone A invece affrontano la prima e la seconda del Gruppo B. Le vincenti giocheranno le semifinali contro le squadre già qualificate. Le perdenti si giocano il quinto posto che fa accedere direttamente alle paraolimpiadi di Pechino 2022. La terza e la quarta del Girone B invece si sfidano tra di loro: chi perde retrocede.
Andrea Scheurer
Svizzero e italiano. Laureato in Storia Medievale. Da sempre amante dei castelli, percorro le strade della mia amata città, e non solo quelle, provandole ad immaginare nei secoli passati. Grande appassionato e tifoso di sport, in particolare dell’hockey su ghiaccio. Gioco da anni in una squadra amatoriale. Linkedin