Il 18 gennaio 2021 il MiBACT ha scelto per la prima volta un’isola. Il tema del dossier di Procida è “La cultura non isola”.
Lo scorso 18 gennaio 2021, il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo (MiBACT) sceglie Procida. La più piccola delle isole del golfo di Napoli, con appena 4 chilometri quadrati, è la Capitale italiana della cultura 2022. La commissione, presieduta da Stefano Baia Curioni, motiva la scelta dichiarando che il progetto culturale presenta elementi di attrattività e qualità di livello eccellente. Il contesto di sostegni locali e regionali pubblici e privati è ben strutturato, la dimensione patrimoniale e paesaggistica del luogo è straordinaria, la dimensione laboratoriale, che comprende aspetti sociali e di diffusione tecnologica è dedicata alle isole tirreniche, ma è rilevante per tutte le realtà delle piccole isole mediterranee.
Per la prima volta la scelta del MiBACT ricade su un’isola. Procida ha vinto su molte altre candidate tra cui Ancona, Bari, Cerveteri, L’Aquila, Taranto, Trapani, Verbania e Volterra.
Il tema del dossier di Procida è La cultura non isola
Il tema del dossier di Procida è La cultura non isola: la terra isolana è luogo di esplorazione, sperimentazione e conoscenza, modello delle culture e metafora dell’uomo contemporaneo.
Potenza di immaginario e concretezza di visione mostrano Procida come capitale esemplare di dinamiche relazionali, di pratiche di inclusione nonché di cura dei beni culturali e naturali – afferma la giuria. Il progetto presentato da Procida potrebbe determinare, grazie alla combinazione di questi fattori, un’autentica discontinuità nel territorio e rappresentare un modello per i processi sostenibili di sviluppo a base culturale delle realtà isolane e costiere del paese.
Il programma culturale, nato da una serie di sessioni che hanno visto il coinvolgimento attivo della popolazione, abbraccia, tra l’altro, 44 progetti culturali, 330 giorni di programmazione, 240 artisti, 40 opere originali e 8 spazi culturali rigenerati.
Il progetto è inoltre capace di trasmettere un messaggio poetico, una visione della cultura, che dalla piccola realtà dell’isola si estende come un augurio per tutti noi, al paese, nei mesi che ci attendono.
La scelta del MiBACT premia gli sforzi dell’intera collettività dell’isola
Dino Ambrosino, il sindaco del comune di Procida e Agostino Riitano, direttore della candidatura hanno congiuntamente dichiarato di essere felici e orgogliosi poichè la scelta del MiBACT premia gli sforzi dell’intera collettività dell’isola e il sostegno di chi ha, sin dalla prima fase, creduto in una sfida ambiziosa e appassionante.
Procida sarà la capitale culturale del golfo di Napoli, del comprensorio flegreo, della Campania e di tutte le piccole isole d’Italia e del Mediterraneo – afferma il primo cittadino. Ci aspetta un lavoro lungo e stimolante, esprimiamo la nostra soddisfazione in un momento particolare per l’intero Paese e nel rispetto di chi ha sofferto e soffre per la pandemia.
Il progetto di Procida 2022 affonda le radici nel dicembre del 2019, con l’avvio dell’allestimento della mostra collettiva Legami del mare, che si compone degli oggetti storici della marineria donati dai singoli cittadini.
Le iniziative territoriali coinvolgono ogni fascia d’età
Una serie di iniziative ha accompagnato la vigilia della presentazione del dossier: tra queste un singolare concerto a cielo aperto, denominato Il canto delle sirene, di navi e aliscafi del golfo di Napoli che hanno contemporaneamente suonato le sirene di bordo denominato svoltosi il 16 dicembre 2020. La flotta di carta, il 23 dicembre, ha invece coinvolto i ragazzi dell’isola e delle piccole isole d’Italia, che hanno supportato Procida nel suo percorso: tra le loro mani hanno preso forma simboliche barchette di carta riciclata, veicolando il messaggio “La cultura non isola“.
Infine, con Un faro per la cultura, i comuni del golfo di Napoli hanno illuminato, il 6 e 7 gennaio 2021, l’isola di Procida attraverso un fascio di luce simbolico e suggestivo che ha attraversato il mare.
A sostenere la candidatura oltre 50 testimonial, tra i quali gli attori Toni Servillo, Isa Danieli, Peppe Barra, Marco D’Amore, gli scrittori Maurizio De Giovanni e Valeria Parrella e il cantante Gigi D’Alessio. Nelle rete di supporto ci sono le università del territorio, la Regione Campania e la Città Metropolitana di Napoli e una serie di enti, associazioni e partner privati.