Le parole di Marilù Guarnieri
A pochi giorni dall’incontro tra gli Old Boys e l’Hockey Milano Bears, in programma sabato 16 ottobre alle 20 e 30 presso lo stadio del ghiaccio Agorà, valevole per il campionato nazionale di IHL Division 1, la neo amministratrice delegata di Agorà Skating Team e presidente degli Old Boys ha voluto ribadire il progetto che lega le due compagini.
Ecco di seguito le parole della Guarnieri:
“Come annunciato a inizio stagione, gli Old Boys sono stati accolti all’Agorà con l’obiettivo di estendere un progetto sportivo finalizzato allo sviluppo e la crescita del movimento dell’Hockey su ghiaccio a Milano. Ho assunto volentieri la carica di presidentessa proprio per esser garante che le due realtà operassero in sinergia.
Le due filosofie societarie però sono differenti così come le ambizioni sportive. Da una parte gli Old Boys sono stati creati in forma amatoriale totalmente autofinanziata per offrire ai giocatori che hanno completato il loro percorso giovanile di continuare a praticare il proprio sport ad un livello gratificante come la Division 1.
Dall’altra parte i Bears ambiscono invece a riportare il Milano nei campionati di livello superiore e sono stati strutturati in forma semi professionistica facendosi carico di tutte le spese, offrendo rimborsi ai giocatori più meritevoli e premiando il conseguimento degli obiettivi stagionali prefissati.
È evidente che il mantenimento di una società con queste ambizioni abbia costi esponenzialmente più elevati e data la difficoltà di reperire partner e sponsor ha deciso di allargare il progetto ad una sorta di finanziamento popolare.
La sostenibilità del progetto Bears a differenza degli Old Boys, è quindi in buona parte nella mani stesse dei propri sostenitori che con le loro donazioni ne garantiscono la sopravvivenza economica.
Questo del “finanziamento popolare” è un progetto nel progetto, in quanto rappresenta il primo esperimento a Milano che nelle intenzioni potrebbe sfociare nella prima società milanese di élite ad “azionariato popolare”. I numeri son dalla parte dei Bears che ricordo essere discendenti dell’HCM (pionieri del movimento) prima e di Diavoli, Saima, Vipers e HCMB dopo.
Il pubblico è sempre stato il vero collante tra gli avvicendamenti societari garantendo quella continuità che oggi gli viene definitivamente riconosciuta al punto di mettere lo stesso 7* Uomo al centro del progetto di sostenibilità economica. Ovviamente i ruoli son ben definiti e separati così come le competenze tecniche, affidate agli allenatori, e quelle strutturali legate ai contributi ed ai volontari selezionati dagli esponenti più impegnati dei tifosi.
In conclusione spero che queste puntualizzazioni pongano anche fine a quelle critiche (pochissime in verità) espresse da coloro hanno un po’ storto il naso davanti alla gestione “invertita” degli ingressi per l’incontro di sabato ma che è stata definita tra le società in piena sinergia e consapevolezza delle differenti esigenze che ricopre “il botteghino” per i Bears a differenza degli Old Boys i quali da “amatori” non necessitano degli incassi per sopravvivere.
Naturalmente come da accordi, tutti gli ospiti degli Old Boys che non hanno desiderio di dar sostegno anche al progetto del Milano potranno accedere all’incontro senza bisogno di offrire alcun contributo attraverso i canali di biglietteria offerti dalla società”.