Intervista ai Maestri Giuliano Corso e Floriano Feneri
Indice degli argomenti:
- VII Trofeo Kata FINK
- Il Kata: storia e filosofia
- Il Kata: fisico e mente
- Intervista ai Maestri Giuliano Corso e Floriano Feneri
- M° Giuliano Corso
- M° Floriano Feneri
VII Trofeo Kata FINK 2025
Domenica 13 aprile 2025, la palestra comunale di via Libia a Malnate (VA) ospiterà il VII Trofeo Kata FINK, evento sportivo nazionale dedicato al Nippon Kempo, arte marziale giapponese che unisce tecnica, concentrazione e rispetto. Sarà una giornata di sport, crescita personale e spirito di condivisione per atleti, insegnanti e appassionati.
Kata: storia e filosofia
Nel Nippon Kempo, il Kata (“Forma”) rappresenta una sequenza ordinata di tecniche con l’obiettivo di sviluppare e perfezionare la tecnica base. I primi kata furono introdotti nel 1887 nel judo, ma è nel tempo che essi sono diventati un patrimonio prezioso per tutte le arti marziali tradizionali. Oggi, il Kata è uno strumento fondamentale per conservare e tramandare i valori del Nippon Kempo, adattandoli alle caratteristiche morfologiche e mentali di ciascun atleta.
Fisico e mente: l’essenza del Kata
Il Kata è un esercizio completo, che coinvolge sia il corpo che la mente.
Due stati devono essere armonizzati:
- Uno fisico, legato alla percezione del proprio corpo e al movimento nello spazio;
- Uno mentale, rivolto all’autodisciplina, alla concentrazione e al rispetto degli insegnamenti.
Il vero spirito dello sport marziale emerge proprio da questa fusione, e la pratica del Kata insegna ad affrontare con lealtà tanto la competizione quanto la propria evoluzione interiore.
Intervista ai Maestri Giuliano Corso e Floriano Feneri

Per approfondire il valore del Kata e la sua preparazione, abbiamo intervistato due esperti del Nippon Kempo italiano: i Maestri Giuliano Corso e Floriano Feneri.
Come dovrebbe prepararsi un atleta per affrontare al meglio un Kata?
M° Corso e M° Feneri: “La pratica costante è la chiave. È fondamentale interiorizzare le tecniche e interpretare con consapevolezza ogni movimento del Kata.”
Quali errori sono più comuni nell’esecuzione del Kata?
M° Corso: “Memorizzare senza comprendere. Spesso manca la visualizzazione dell’avversario inoltre è fondamentale l’interpretazione del kata stesso.”
M° Feneri: “La respirazione: molti vanno in apnea durante l’esecuzione. Serve padronanza mentale.”
Quanti e quali Kata esistono nel Nippon Kempo?
M° Feneri: “Ne esistono circa 19. Per ottenere il 3° Dan è necessario conoscerli tutti e aggiungere un Kata di difesa personale creato dal praticante stesso. I Kata si ispirano ai 5 elementi naturali:
- CHI (Terra): radicamento e forza;
- SUI (Acqua): fluidità e attenzione;
- KA (Fuoco): energia e tecnica esplosiva;
- FU (Aria): leggerezza e spirito;
- KU (Vuoto): introspezione e silenzio.
M° Corso: – Ogni Kata rappresenta un livello diverso di consapevolezza e di crescita nello sport marziale, evolvendosi con l’esperienza dell’allievo. –
Come il Kata può migliorare la prestazione nel combattimento?
M° Corso e M° Feneri – Il Kata allena tecnica e precisione, qualità essenziali nel combattimento sportivo. –
Quanto conta la concentrazione mentale nella pratica del Kata?
M° Corso e M° Feneri: – È la base di tutto. Senza disciplina mentale non c’è vero Kata. –
I Maestri
M° Giuliano Corso
Cintura nera 8° DAN. Pratica Nippon Kempo dal 1985. Direttore tecnico dell’A.S.D. FINK, ha formato generazioni di istruttori e maestri. Ha praticato Ju Jitzu e Judo, insegna i valori della pratica marziale presso la palestra Gymnic Club di Induno Olona (VA).
M° Floriano Feneri
Cintura nera 5° DAN di Nippon Kempo. Inizia il percorso nel 2000. Vice direttore tecnico A.S.D. FINK, è punto di riferimento a Malnate (VA), dove insegna presso la palestra dell’oratorio (ASD OR.MA).
Entrambi portano avanti la filosofia del rispetto, elemento essenziale non solo nella pratica delle arti marziali, ma anche nel vivere quotidiano e nella relazione educativa con gli allievi.