Nazionale a Riga da questa mattina
di Andrea Scheurer
La Nazionale Italiana è arrivata a Riga questa mattina e, come previsto dai protocolli IIHF, è stata posta in isolamento per 48 ore. Concluso il raduno di Bolzano, un volo charter ha trasportato questa mattina la nazionale italiana di hockey su ghiaccio da Verona a Riga. Nella capitale lettone, dal 21 maggio al 6 giugno, sono in programma i Mondiali Top Division che vedono ai nastri di partenza anche la squadra azzurra.
L’Italia, come noto, è stata interessata da numerosi casi di positività al Covid-19, e alcuni elementi del roster (Smith, Larkin, Miglioranzi, Trivellato e Gander) potrebbero raggiungere la squadra solamente a “lavori in corso”, a patto ovviamente che si siano negativizzati. Il gruppo, attualmente, è composto da 23 giocatori (3 portieri, 7 difensori e 13 attaccanti), dai coach e dai membri dello staff. Chi non ci sarà sin dall’avvio sarà coach Greg Ireland, che continuerà a coordinare il lavoro “da remoto”.
Durante la sua assenza la squadra verrà guidata da Giorgio De Bettin e Fabio Armani, che ieri sera hanno ripreso confidenza con il ghiaccio dopo oltre una settimana di isolamento nel raduno di Bolzano.
Il primo allenamento avrà luogo nel primo pomeriggio di martedì 18 maggio. L’esordio al Mondiale è in programma, venerdì 21 maggio, alle ore 16.15 (le 15.15 in Italia) contro la Germania. Successivamente l’Italia affronterà, nell’ordine, Norvegia, Lettonia, Finlandia, Kazakhstan, Canada e Stati Uniti.
Il commento di De Bettin
Si tratta di una situazione indubbiamente inaspettata dove nulla è andato come avevamo pianificato. E’ tutto molto complicato, ma ritengo comunque un bene per la squadra e per tutto il movimento essere riusciti a partire per questo Mondiale. Abbiamo perso per strada molti dei leader, è vero, ma si è creata un’opportunità nuova e inattesa per tanti ragazzi che avranno la possibilità di dimostrare il loro valore.
Sarà una sfida enorme per tutti, compreso lo staff tecnico, che non potrà contare, almeno inizialmente, sulla presenza di Greg Ireland. Per quanto mi riguarda, spero di essere all’altezza e di essere in grado di dare qualcosa di positivo ai ragazzi. L’obiettivo è diventare, a fine torneo, una squadra migliore di quella che lo aveva iniziato: siamo consapevoli del fatto che affronteremo esperienze impegnative e difficili, ma sono convinto che saranno molto formative e faranno crescere non solo questo gruppo ma, mi auguro, tutto l’hockey italiano.
Andrea Scheurer
Svizzero e italiano. Laureato in Storia Medievale. Da sempre amante dei castelli, percorro le strade della mia amata città, e non solo quelle, provandole ad immaginare nei secoli passati. Grande appassionato e tifoso di sport, in particolare dell’hockey su ghiaccio. Gioco da anni in una squadra amatoriale. Linkedin