La Batailles des Reines

La lotta delle mucche in Valle d’Aosta

La Batailles des Reines è un appuntamento agricolo con lo scopo di diffondere fra gli allevatori di bovini e tutti gli appassionati, la tradizione e la cultura della Valle d’Aosta avendo come protagoniste le mucche delle razze bovine pezzate nere e le castane.

Ti sarà sicuramente capitato di fare delle gite in montagna e magari fare trekking, costeggiare i pascoli e vedere delle piccole mandrie di pacifiche mucche pascolare beate sui prati verdi. Il silenzio della natura avvolgente viene rotto solo da qualche campanaccio e tutto è tranquillo.

Ma la mucca è davvero così pacifica?

Per capire l’origine de La Batailles des Reines è doveroso sapere che anche le mucche nel loro piccolo si impongono. Tutti saremmo più portati a pensare che è il toro quello burbero che passa le giornate a fare a testate e in un certo senso un fondo di verità c’è, ma anche le mucche non sono da meno.

Mi spiegava un allevatore che all’interno di una mandria dove le bovine si conoscono già, esiste una gerarchia stabilita in modo assolutamente naturale, dalla più forte. Capita che, quando le mucche sono libere in alpeggio, ce ne sia una che decida di prevalere su tutte le altre, che voglia essere la Regina e così sfida la bovina che è stata in carica fino a quel momento.

Ecco che le due contendenti si posizionano una di fronte all’altra, abbassano la testa in atteggiamento minaccioso e con la zampa anteriore inizino a scavare la terra lanciandosela addosso così come fanno i tori. La sfida è lanciata. La Battaglia delle Regine ha inizio.

La mucca vincitrice diventa così la Regina della mandria, sarà quindi lei a comandare, ad esempio, sarà la prima a bere alla pozza d’acqua. La natura decide così gli equilibri delle bovine all’interno di uno stesso gruppo.

La Battaglia delle Regine_Valle d’Aosta_Antey Sant’Andrè_un momento del combat durante il quale le mucche si mettono testa contro testa in segno di sfida. La lotta è assolutamento NON cruenta e del tutto naturale. Foto Credits @sperandio76gmail-com

La Battaglia delle Regine: i combats

Fatta questa doverosa premessa, arriviamo al nostro evento, tipico della Valle d’Aosta così come nelle vicine Alpi svizzere, La Batailles des Reines che è quasi arrivato a compiere 100 anni!

Batailles des Reines è anche molto folkloristica infatti desta sempre curiosità ed interesse vedere due femmine che se le danno e se come in questo caso le contendenti sono le mucche….

Gli allevatori le accompagnano nella grande arena e stanno sempre vicino a loro. Le due bovine non si conoscono e dunque, come natura comanda, le mucche vogliono sapere quale delle due sarà la Regina. Come succede in alpeggio, si mettono una di fronte all’altra, abbassano la testa e iniziano a scavare il terreno con fare minaccioso. A volte l’esito è veloce, perchè davanti a tanta sicurezza una delle due decide di sottomettersi scappando dal litigio.

Più di frequente invece, si ripropone la vera Battaglia delle Regine, le bovine sono decise a prendersi il comando e il combats ha inizio. Le loro teste sono una attaccata all’altra e con il corpo si spingono a vicenda, è una vera prova di forza, con zoccoli che si impuntano e campanacci che suonano.

Quando la lotta si fa dura parte anche qualche cornata, ma nulla di grave, lo scopo delle mucche non è quello di ferirsi ma piuttosto di scoraggiare l’avversaria. La lotta può durare qualche minuto, così come essere più lunga se le due femmine sono determinate a prevalere una sull’altra.

Se ne vedono delle belle e la cosa più simpatica è vedere i bambini, soprattutto i più piccoli che le imitano, mettendosi testa contro testa per poi scoppiare a ridere.

La Battaglia delle Regine in Valle d’Aosta_momento del combat in cui le mucche si spingono a vicenda per provare l’una all’altra la propria maggiore forza fisica. Perde la mucca che scappa. Gli allevatori rimangono sempre vicini alla propria bovina durante i combats. Foto credits @sperandio76gmail-com

La Battailes des Reines evento

I primi a portare due mucche in combats (così viene chiamato il momento in cui le bovine si scornano), furono i fratelli Sarteur nel lontano 1924. I due allevatori vollero presentare questo momento durante la fiera del comune di Châtillon (AO).

Passano gli anni e La Battaglia delle Regine si ripropone nei vari comuni della Valle d’Aosta in forma itinerante, con un calendario ben definito attraendo sempre più allevatori e amatori fino a diventare anche un’icona della cultura e tradizione locali per i turisti.

L’Association Regionale Amis Des Batailles De Reines si occupa da anni di portare avanti questa bellissima tradizione. Nelle varie località della Valle d’Aosta vengono organizzate da primavera ad autunno le eliminatorie. Gli allevatori locali si occupano di organizzare l’arena, un punto ristoro, l’area della pesa, i parcheggi e vi assicuro che sono ben coordinati.

Da un lato lo scopo della Battaglia delle Regine è legato al mondo agricolo, infatti le mucche vincitrici portano prestigio alla stalla e quindi all’allevatore per la loro forza fisica dimostrata durante i combats. Questo contribuisce a mantenere un alto livello di selezione delle due razze la pezzata nera e la castana.

Dall’altro lato, è un’attrazione turistica genuina, dove le mucche sono le protagoniste e a far loro da palcoscenico vi sono le bellissime Alpi Graie, che incorniciano foreste di pini, corsi d’acqua, prati e le tipiche località valdostane da visitare. Interessante è anche ascoltare la giuria che commenta le Ballailes des Reines nel dialetto valdostano….. poi tradotto in italiano 🙂

Silvia Sperandio
Silvia Sperandiohttp://www.enjoyitalygo.com
Giornalista pubblicista iscritta all'Ordine Nazionale dei Giornalisti con tessera nr. 186721  Destination e Project Manager specializzata nella gestione operativa di reti d'impresa nel settore turistico, aiuta le aziende a collaborare in modo efficace per massimizzare le opportunità di business. Analizza le procedure alla ricerca di vulnerabilità operative, trasformandole in soluzioni che, una volta testate e convalidate, diventano parte integrante del manuale operativo. Inoltre, progetta e facilita i processi di ambiente aziendale interculturale. Formatore professionale: eroga corsi di formazione professionale su: Comunicazione, Accoglienza turistica, Leadership, Hospitality and Tourism Management, Customer Care e Brand Reputation, Soft Skills.

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