L’albero più grande e vecchio d’Italia
Di Silvia Sperandio
Il Bel Paese vanta un’altro orgoglio nazionale di Madre Natura: con i suoi 1000 anni è l’albero più antico d’Italia, e si è conquistato il 2° posto del concorso “European Tree Of The Year 2021”. Siamo in Calabria nella provincia di Catanzaro, nel bosco di Sant’Elia – Vrisi.
QUALCHE CURIOSITA’
Ci vorrebbero circa 18 bambini della scuola materna che si divertirebbero un mondo nell’ abbracciare il tronco del Platano Orientale Millenario di Curinga che con i suoi 14 metri di circonferenza e i 31,5 metri di altezza allunga maestoso le sue fronde verso il cielo. L’età stimata è di circa 1000 anni e questo lo rende l’albero più vecchio d’Italia. Non si sa chi l’abbia piantato ma si presume che a farlo potrebbero essere stati i monaci basiliani arrivati in Calabria più di un millennio fa. In quel punto infatti scorreva la sorgente Vrisi (dal greco Brusis – ovvero sorgente) dove i monaci attingevano l’acqua e lì vicino costruirono l’Eremo di Sant’Elia, oggi parzialmente ancora visibile, immerso e protetto da un suggestivo bosco. La particolarità di questo imponente platano è di avere il tronco completamente cavo con un’apertura larga 3 metri e la leggenda narra che nei secoli abbia dato rifugio a molti viandanti, pastori ma anche a briganti.
PREMI ASSEGNATI AL MONUMENTO NATURALE
– Siamo fieri del riconoscimento ottenuto dal Platano di Curinga che è un ambasciatore della bellezza della Calabria nel mondo. Ringrazio il sindaco e la cittadinanza per la sensibilità e l’attenzione con cui lo circondano. Abbiamo il dovere di tutelarlo e valorizzarlo. E lo faremo -. Questa la dichiarazione dell’assessore regionale all’Ambiente della Calabria Sergio De Caprio all’ annuncio dei risultati finali del concorso “European Tree Of The Year 2021”, in cui il Millenario Platano Orintale di Curinga si è aggiudicato il secondo posto con ben 78.210 voti, subito dopo l’albero spagnolo “The Millenial Carrasca of Lecina”. Terzo classificato l’Ancient Sycamore Tree” della Russia. Nel 2020 il Platano di Curinga si era aggiudicato il primo premio “Tree of the Year 2020”.
CONSIGLI PER IL TREKKING
Ammirare questo monumento naturale conosciuto anche come il Gigante Buono è semplice e gratuito, occorre solo recarsi in via A. De Gasperi, a Curinga in provincia di Catanzaro e da lì seguire le indicazioni ben visibili, che portano al Platano Orientale. Molti visitatori consigliano di calzare scarpe da ginnastica per percorrere i sentieri boschivi che pur essendo puliti e protetti da corrimano, in alcuni punti rimangono scoscesi. La passeggiata è facile e praticabile da tutti, bambini e nonni compresi e da persone con lievi difficoltà deambulatorie.
Il sentiero si addentra nel fitto bosco che pare voglia proteggere il suo anziano e saggio abitante, ma dopo alcune curve ed una passeggiata ristoratrice, eccolo far capolino con tutta la sua magnificenza. il Millenario Platano Orintale di Curinga sembra contemplare il Mar Mediterraneo mentre ai suoi piedi scorre un calmo ruscello. L’atmosfera che si respira è un misto di mistero e sacralità e la vista accende decisamente una scintilla negli occhi nell’ammirare la bellezza della natura e del paesaggio circostante.
Nelle vicinanze si può ancora ammirare parte dell’Eremo di Sant’Elia Vecchio di Curinga. Costruito su una radura è ben protetto da grandi massi rocciosi e da una fitta pineta. Oggi si può ancora ammirare l’abside ben conservata di quella che fu la chiesa dell’eremo di cui oggi rimangono i muri perimetrali.
Come sempre il mio consiglio è quello di avvalersi di una guida turistica certificata e locale capace di farci apprezzare la storia e la cultura del posto