Il Palio di Legnano si tiene nel mese di maggio in Lombardia ed è un evento folkloristico e storico rievocativo della Battaglia di Legnano che il 29 Maggio 1176 vide la sconfitta di Federico I detto il Barbarossa e del suo esercito imperiale da parte dei comuni alleati nella Lega Lombarda. L’evento è spettacolare, molto interessante dal punto di vista storico e soprattutto coinvolge tutta la comunità cittadina nonché le centinaia di turisti che affluiscono per ammirare gli eventi principali quali la Sfilata storica e il Palio delle Contrade.
Il Palio di Legnano nasce ufficialmente come evento nel 1932 con l’omonimo titolo per poi divenire, per volere di Benito Mussolini, “Sagra del Carroccio”, nome che conserverà sino al 2006. La rievocazione storica viene organizzata ogni anno in Lombardia nella città di Legnano al fine di valorizzare gli ideali di libertà e di autonomia dei Comuni e della storica Battaglia di Legnano e comprende la sfilata storica, la gara ippica nonché tutte le cerimonie di rito e le manifestazioni ufficiali. Il Palio di Legnano è il momento delle competizioni delle corse dei cavalli e dei cavalieri ed è la punta di diamante che proposta annualmente a chiusura dell’attività culturale e di aggregazione sociale delle Contrade cittadine.
La Lombardia con il Palio di Legnano vanta anche un considerevole repertorio documentale ben conservato e in continuo aggiornamento curato dalla Fondazione Palio che collabora con diversi enti, professori, storici e le contrade di Legnano per proteggere la veridicità storica di una manifestazione che è il cuore della città.
La sfilata storica del Palio di Legnano
I 1200 figuranti coinvolti nel Palio di Legnano indossano infatti costumi d’epoca di pregiata fattura, non solo bellissimi ma anche molto fedeli rispetto agli originali grazie ai documenti storici ritrovati. Gli abiti della sfilata sono soggetti a rigida regolamentazione, infatti, devono corrispondere per foggia, colore ed accessori a quelli documentati all’epoca, così come armi, calzature, ricami e decorazioni devono essere preventivamente presentati per l’accettazione alla Commissione Permanente Costumi, che ne verifica la fedeltà storica dopo attento e severo controllo.
Così come i figuranti anche i cavalli devono essere dotati di tutti i finimenti per cui vale la regola della fedeltà storica.
Il corteo si divide in tre parti principali: la prima parte è più istituzionale, costituita dalle Delegazioni e gonfaloni delle città appartenenti alla Lega dei Comuni durante la quale sfilano le insegne dei Comuni che facevano parte della Lega Lombarda e i Gonfaloni Istituzionali della Regione Lombardia, della Città Metropolitana e quello storico della Città di Legnano. A seguire vi è la parte centrale composta dai figuranti delle Contrade che con grande maestria interpretano il proprio tema storico. La sfilata si conclude con le rappresentanze più nobili del Carroccio e della Compagnia della morte doveGonfalonieri, Capitano, Castellana, Scudiero, Banda del Capitano e Bande delle Vittorie sfoggiano abiti sontuosi e movenze evocative dell’epoca.
I costumi sono talmente importanti e ben documentati da essere addirittura stati esposti il 27 febbraio 2023 presso il Parlamento Europeo per l’inaugurazione della mostra “History Communities and Heritage. The Palio di Legnano exhibition”. In tale occasione una delegazione composta dalle massime autorità paliesche, tra cui il Supremo Magistrato Lorenzo Radice, il Presidente di Famiglia Legnanese Gianfranco Bononi, il Gran Maestro del Collegio dei capitani Raffaele Bonito, il Vicepresidente di Fondazione Palio Luca Roveda ed il Cavaliere del Carroccio Andrea Monaci, è stata accolta dai rappresentanti politici nel cuore politico d’Europa.
La corsa ippica: Il Palio delle Contrade
Di norma, la gara ippica ha inizio al termine della sfilata in campo delle Contrade ed è da sottolineare che la stessa non è una competizione sportiva ma è da considerarsi un gioco, pur sempre con le sue direttive e regole.
Le otto Contrade del Palio di Legnano
Otto sono le Contrade che prendono parte al Palio di Legnano rappresentando un tema specifico dell’epoca medioevale, sfilando con 1200 figuranti e sfoggiando bellezza e agilità di circa 128 cavalli (numero variabile e massimo totale consentito in tutta la manifestazione)
- Contrada La Flora rappresenta il tema della guerra
- Contrada Sant’Ambrogio rappresenta il tema dei cortigiani
- Contrada San Martino rappresenta il tema della musica e la danza
- Contrada San Domenico rappresenta il tema dei giochi e dei popolani
- Contrada San Bernardino rappresenta il tema del trionfo per la cattura delle armi
- Contrada Legnarello rappresenta il tema della forza e del lavoro
- Contrada San Magno rappresenta il tema della nobiltà e del clero
- Contrada Sant’Erasmo rappresenta il tema dell’astrologia e della caccia
Contrade stemmi e motti
- S. AMBROGIO: scudo tagliato verde e giallo. Due quadrati gialli in campo verde, staffile in campo giallo. Motto: ODERINT DUM METUANT
- S. BERNARDINO: scudo dai colori rosso-bianco a taglio obliquo nel cui centro appare la figura del sole radiante a otto punte con l’iscrizione a caratteri gotici NBS “Noster Bernardinus Sanctus”. Motto: PONS GLORIAE VIRTUTEM LIGAT.
- S. DOMENICO: scudo verde con cane bianco con in bocca una fiaccola e due bande bianche trasversali tronche. Motto: IN VIRIDE SPES.
- S ERASMO: scudo tagliato azzurro e bianco. Al centro un corvo nero. Motto: IN PUGNAM E COLLE PER CORVUM AMOR ET FULGOR.
- LA FLORA: scudo rosso con banda merlata trasversale verso destra di colore blu, due fiori quadrilobati blu, uno in ciascuno dei campi contrapposti alla banda. Motto: SIA SEME LA VIRTU’ VITTORIA IL FIORE.
- LEGNARELLO: scudo lombardo con sole nascente in oro con rossa croce al centro, su sfondo rosso. Motto: SOLI NEL SOLE.
- S. MAGNO: scudo rosso in palo bianco. Ha i simboli della Basilica Romana Minore. Al rosso di sinistra la mitra, al bianco l’ombrello vescovile e le chiavi prepositurali, al rosso di destra il pastorale. Motto: NON SEMEL VICTOR SED SEMPER PRIMUS.
- S. MARTINO: scudo crociato con croce bianca in campo blu. Simbolo dell’insegna è S.Martino a cavallo nell’atto di spartire il suo mantello col mendico. Motto USQUE AD FINEM.
Le manifestazioni e cerimonie di rito: Il Palio di Legnano non è solo la corsa dei cavalli e la sfilata, rappresentative e folkloristiche nonché attrattive per il turista, ma è preceduto e chiuso da diverse manifestazioni e cerimoni di rito fra cui la Traslazione della Croce dalla Contrada vincente alla Basilica di San Magno ed Emissione del bando; l’Investitura civile dei Capitani; la Presentazione delle Reggenze e Iscrizione delle Contrade al Palio; la Veglia della Croce; le Cene propiziatorie; la Celebrazione S. Messa sul Carroccio, con investitura religiosa dei Capitani e Benedizione dei cavalli e dei fantini ed infine la Traslazione della Croce dalla Basilica di S. Magno alla Contrada vincente.