Il forechecking nell’hockey
di Andrea Scheurer
Quanto sono importanti il forechecking e l’uscita di zona nell’hockey? Scopritelo!
Che cos’è il forechecking? Il forechecking è un sistema o una strategia di gioco messa in atto da una squadra col fine di entrare in possesso del puck (disco). I giocatori della squadra senza disco presseranno il portatore del disco avversario con l’obiettivo di rubare il puck o rallentare il gioco avversario.
Ci sono vari tipi di forechecking caratterizzati dalla zona in cui viene fatto il pressing: il forechecking in zona d’attacco e quello in zona neutra. L’allenatore deciderà di volta in volta, in base alla sua filosofia di gioco, al risultato o alle caratteristiche dei giocatori sul ghiaccio, che tipo di forechecking adottare.
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Il forechecking può essere più aggressivo o conservativo. Il pressing aggressivo viene adottato se la squadra è in svantaggio di uno o più goal e cerca di recuperare il risultato, prendendosi così dei rischi maggiori. Lo stile conservativo invece si adotta quando una squadra sta vincendo e vuole essere sicura di non dare chance agli avversari di diventare pericolosi.
Ad esempio: una squadra che sta vincendo con più goal di scarto adotterà un pressing aggressivo? Certamente no! Giocherà invece con un pressing conservativo finalizzato a bloccare le azioni di attacco avversarie.
Una squadra che sta perdendo con un goal di scarto a 5 minuti dalla fine giocherà con un pressing conservativo? No! cercherà di recuperare la rete usando un forechecking più aggressivo.
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Il forechecking, come già accennato, si basa su schemi ben precisi. Ci sono tante varianti di forechecking: a seconda dello schema ogni giocatore avrà un ruolo ed un movimento ben preciso da compiere.
Cambiano gli schemi ma l’obiettivo non cambia: conquistare il disco!
L’uscita di zona
Nell’hockey l’uscita di zona è quella manovra di gioco con cui una squadra riparte e cerca di uscire dal proprio terzo difensivo. Conquistato il possesso del puck, il terzino col disco si posizionerà dietro la propria porta e aspetterà che i propri compagni compiano i movimenti dell’uscita di zona.
L’altro terzino starà davanti alla porta a protezione del portiere. Il centro, farà un movimento a U: prima andrà verso il proprio portiere e poi, seguendo l’ala che ha ricevuto il disco partirà in contrattacco. Anche le ali compiranno lo stesso movimento ad U del centro. Gireranno attorno al cerchio di ingaggio e attaccheranno la porta avversaria.
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Il terzino col disco, a seconda del forechecking avversario e del movimento dei compagni deciderà da che parte passare il disco. L’ala che riceve il disco condurrà l’uscita di zona e avrà il compito di sfondare nel terzo d’attacco.
Un’uscita di zona veloce dal proprio terzo di difesa può portare in pochi secondi ad un azione pericolosa e magari a segnare un goal. La squadra che esce dal proprio terzo dovrà però fare attenzione al pressing avversario: perché se perde il disco gli avversari potrebbero approfittarne.
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Andrea Scheurer
Svizzero e italiano. Laureato in Storia Medievale. Da sempre amante dei castelli, percorro le strade della mia amata città, e non solo quelle, provandole ad immaginare nei secoli passati. Grande appassionato e tifoso di sport, in particolare dell’hockey su ghiaccio. Gioco da anni in una squadra amatoriale. Linkedin