Sant’ Eustorgio e le sacre reliquie
Di Silvia Sperandio
Nella Basilica di Sant’Eustorgio di Milano, in zona Porta Ticinese, sul campanile della chiesa c’è la palla che normalmente si trova sui campanili antichi, ma in questo caso sopra è posta una stella a 8 punte, la stella cometa dei Re Magi che indica la loro presenza qui, nella chiesa. Ma come ci sono finiti i tre Re a Milano? A tal proposito ci sono alcune teorie che ne spiegano la presenza.
Secondo un’antica leggenda i Re Magi tornarono a Gerusalemme dopo la crocifissione di Cristo e lì morirono da martiri. La storia narra che sant’ Elena, madre dell’imperatore Costantino, fece portare i loro corpi a Costantinopoli, in Santa Sofia. nel frattempo Milano era rimasta senza vescovo e fu chiesto a Eustorgio di ricoprire questa carica da governatore. Egli accettò e verso la metà del IV secolo, si reca a Costantinopoli prima di insediarsi vescovo a Milano ed è in questo momento che riceve in dono le reliquie dei Re Magi dall’imperatore Costante.
Le leggende dei Re Magi a Milano
Il santo trasporta le sacre spoglie dei Re Magi fino a Milano, adagiate in un grande e pesante sarcofago di marmo, posizionato su un carro trainato da due buoi che, giunti alle porte di Milano, sarebbero crollati, esausti dal lungo e stremante viaggio. Eustorgio avrebbe quindi deciso di fondare proprio in questo punto la basilica che oggi conosciamo come Basilica di Sant’Eustorgio.
Un’altra leggenda narra che Eustorgio compie sì questo lungo viaggio accompagnato dai due buoi che trasportano il pesante carro, ma arrivato in prossimità di quella che oggi è Porta Ticinese, il carro rimane incastrato nel terreno fangoso e i buoi non riescono più a muoverlo. Sant’Eustorgio decide così di fondare in quel punto la chiesa.
Cenni storici sulle reliquie dei Re Magi
Il sarcofago contenente le sacre reliquie viene così inserito da Sant’ Eustorgio, all’interno della basilica dove i resti dei santi vi rimangono fino al 1100 circa.
Durante il saccheggio di Milano da parte di Federico Barbarossa nel 1164, i fedeli, per paura che le sacre reliquie venissero profanate, le nascosero nella vicina chiesa di San Giorgio in Palazzo, entro le mura cittadine. Ma l’arcivescovo Rainald von Dassel, cancelliere imperiale del Barbarossa, scopre l’inganno, si impossessa dei corpi dei Magi e li fa trasportare a Colonia, dove tuttora si trovano, custodite in un prezioso reliquiario riferito all’orafo Nicola di Verdun.
Nella basilica di Sant’Eustorgio a Milano oggi rimane il grande sarcofago sul cui coperchio sono scolpite una stella e la scritta settecentesca “Sepulcrum trium Magorum”.
Nei secoli successivi al saccheggio, i milanesi hanno tentato invano di ottenere la restituzione delle reliquie. Solo nel 1903, grazie all’intervento del cardinal Ferrari, alcuni frammenti dei sacri resti sono tornati nella basilica meneghina. Tuttora le reliquie sono conservate in una teca sopra l’altare dei Magi, nel transetto destro della chiesa di Sant’ Eustorgio, esposte alla devozione dei fedeli.
In memoria delle gesta di Eustorgio, e a per rendere omaggio ai tre re, dal 1336 all’Epifania, si rinnova l’appuntamento con “Il corteo storico dei Re Magi” che vede la partecipazione di migliaia di fedeli in qualità di figuranti. (La processione è stata cancellata nel 2021 a causa del coronavirus) ma continua ancora oggi. I figuranti in abiti storici, partono dal Duomo di Milano e arrivano davanti alla Basilica di Sant’Eustorgio, lungo un tragitto nelle principali vie del centro città.