Le Grotte di Castelcivita
Di Angelica Perrotta
Alle porte del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano si trova Castelcivita, un piccolo paese di circa 2000 abitanti che offre una magnifica vista sull’incantevole Piana del Sele.
Arroccato sui monti Alburni a 587 metri sul livello del mare, visto da lontano sembra proprio un presepe.
Nella parte alta del paese troneggia una ben conservata Torre Angioina del XIII sec., attualmente sede del Museo della Civiltà Contadina.
E’ un’area di incontestabile fascino ed ospita un sistema di cavità sotterranee tra le più estese del sud Italia, le Grotte di Castelcivita, scoperte nel 1889 da Giovanni e Francesco Ferrara, due fratelli originari della zona.
Itinerari nelle Grotte di Castelcivita
L’ingresso delle grotte è situato tra le rive del fiume Calore e la parete sud occidentale dei monti Alburni.
Scavate dall’azione millenaria dell’erosione carsica, le grotte sono un susseguirsi di gallerie, passaggi ed ampie e suggestive sale.
Il percorso sotterraneo ha una lunghezza totale di circa 4800 m ed è visitabile tutto l’anno.
I visitatori possono scegliere sostanzialmente due percorsi, quello turistico lungo 1200 m e quello amatoriale lungo 3000 m.
È presente un terzo itinerario, riservato ai soli speleologi professionisti, che si addentra fino all’area più profonda delle grotte.
In alcuni giorni della settimana è possibile scegliere di vivere l’emozionante avventura di percorrere le grotte al buio.
Ai partecipanti vengono consegnati dei caschi dotati di torcia per illuminare in sicurezza il percorso.
Il fascino incontestabile delle grotte
È difficile descrivere la bellezza di queste grotte, dei passaggi, delle sale scavate e scolpite nei secoli dall’azione erosiva dell’acqua, instancabile e fantasioso scultore.
Una delle peculiarità di queste grotte è la presenza di una miriade di colori dati dalla sedimentazione di minerali differenti, trasportati dall’azione dell’acqua nel corso dei secoli.
Stalattiti e stalagmiti si protendono le une verso le altre, vicinissime, incuranti del fatto che per arrivare a toccarsi ci vorranno ancora secoli e secoli.
Grotte di Spartaco
Le Grotte di Castelcivita sono conosciute anche con il nome di Grotte di Spartaco, grazie ad una leggenda legata alla storia dello “schiavo che sfidò l’Impero”.
Nato in Tracia nel 109 a.C. da una famiglia di pastori, si arruolò nell’esercito romano come milite ausiliario. Poco tempo dopo, per motivi poco chiari, disertò e fu condannato alla schiavitù.
Pare che il suo fisico particolarmente prestante lo avesse salvato dalla condanna a morte, pena normalmente inflitta ai disertori.
Fu venduto ad una scuola di gladiatori di Capua, in Campania, da cui ben presto riuscì a fuggire insieme ad altri 70 gladiatori, dirigendosi verso le falde del Vesuvio per scampare ai soldati romani lanciati all’inseguimento.
Trovò la morte in battaglia nel 71 a.C. nei pressi del fiume Sele.
Il tesoro del gladiatore
La leggenda vuole che Spartaco, inseguito dalle truppe romane, avesse trovato rifugio proprio nelle Grotte di Castelcivita.
Un’altra versione racconta che Spartaco avesse lasciato durante la fuga un tesoro, nascondendolo all’interno delle grotte e che questo fosse uno dei motivi che indussero i primi esploratori ad entrare.
Ovviamente, nessun tesoro è mai stato ritrovato, ma l’esplorazione delle grotte e delle cavità nascoste continua tutt’ora.
INFO UTILI
- Durata: Il percorso turistico dura circa un’ora; Il percorso amatoriale dura circa 4 ore, la prenotazione è obbligatoria e la visita si effettua al raggiungimento di almeno 8 persone e il percorso può essere effettuato anche da ragazzi dai 10 anni in poi accompagnati dai genitori. Per tutti gli altri percorsi è bene contattare la società che gestisce le grotte.
- Difficoltà: Da facile a difficile in base ai percorsi scelti, immersi in un ambiente di grotta molto piacevole. Attenzione! all’interno delle grotte fa freddino e si scivola, vi consigliamo un abbigliamento adeguato. Contattare le grotte per maggiori informazioni.
- Per Chi?: Se viaggi con il cane, purtroppo non potrà entrare. Se ami il turismo slow e ti piace fermarti perché ti attrae un dettaglio e sei curioso di scoprire cos’è, questo è il tour giusto per te.
- Disabilità ed inclusività: E’ vivamente consigliato contattare la società che gestisce le Grotte di Castelcivita avvisando lo staff del tipo di disabilità, per capire la fattibilità dell’itinerario.
- Se invece cerchi una gita da fare con i bambini dai 6 o 10 anni a seconda del percorso scelto, ecco fatto! è un bel tour sia per i grandi che per i bambini. Tutti rimangono affascinati dalle bellezze naturali delle Grotte di Castelcivita.
- Per gruppi, di adulti o di famiglie con bambini (dai 6 anni) purché la composizione del gruppo di richiedenti sia omogenea.
- Rete stradale e mezzi pubblici: Sul sito delle grotte è scaricabile una piantina che vi condurrà comodamente in loco. Mezzo consigliato: Auto.
- Dove mangiare?:Possibilità di fermarsi in loco al termine dell’escursione per pranzo. Raccomandiamo vivamente di informarsi per tempo, in quanto l’apertura dell’area ristoro potrebbe variare anche in base alle disposizioni di legge per il contenimento del Coronavirus.
- Dove dormire?: In loco ci sono strutture ricettive fra hotel, bed & breakfast, appartamenti ecc.
- Guida turistica: Alle Grotte di Castelcivita sono disponibili le audioguide in diverse lingue.
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Angelica Perrotta: Molto curiosa, amante degli animali ed appassionata di viaggi. Cerco di coniugare pregresse esperienze con recenti passioni: Laurea in Lingue e Letterature Straniere, lunga esperienza nel settore alberghiero ed una recente passione per il Digital Marketing.
Il mio motto è “Always on the move”.