4° appuntamento dei sentieri sulle leggende dei Salvàns: La Pittrice del Monte Faloria.
Di Silvia Sperandio
La scoperta delle Dolomiti attraverso le leggende locali, è arrivata al suo 4° appuntamento. Un modo diverso e un po’ insolito per conoscere la natura che ti avvolge, partendo da Cortina, offrendoti viste mozzafiato in un’ experience unica ed indimenticabile. La mia guida è, ancora una volta, la dottoressa Monica Dandrea che oggi mi presenta la leggenda de La Pittrice del Monte Faloria.
“A FRAÌNA È FACILE COMPIERE UN SALTO NEL PASSATO CON LA FANTASIA ED IMMAGINARSI IL VILLAGGIO DI MILIÈRA, CHE HA OSPITATO LA NASCITA DI QUESTA LEGGENDA”. Monica Dandrea
Il punto di ritrovo per questa nuova escursione nelle montagne bellunesi è a nord di Cortina D’Ampezzo. L’ itinerario è molto affascinante e prevede un trekking ai piedi del Monte Faloria, un versante che è ancora popolato da antiche borgate. Di ritorno a Cortina ci si può fermare ad osservare l’arte ampezzana che pare essere profondamente collegata alla leggenda.
Che la passeggiata nei boschi abbia inizio!
Controlla di avere tutto per il trekking: gli scarponi sono ben allacciati, l’abbigliamento è consono alla giornata così come all’ambiente montano e nello zaino c’è acqua e qualcosina da sgranocchiare in caso di improvvisi languorini… La macchina fotografica è importante: batteria carica e scheda pronta per catturare magnifiche immagini Sui Sentieri dei Salvàns®.
Per questo quarto itinerario alla scoperta delle Dolomiti in Veneto, abbiamo scelto un sentiero per il trekking, concordato con Monica e basato sulla leggenda della Pittrice del Monte Faloria.
Come si svolge questo tour naturalistico:
Insieme a Monica Dandrea ti inoltri nel bosco di larici con la possibilità di imbatterti nei personaggi dai nomi evocativi: la britèra, la pittrice, Filadressa, Verloj, Ghedìn, la Strega del Monte Crepedèl, la strega Švalàza, oppure addirittura le Anguanes che abitano le acque. L’intenzione è di raggiungere il lago di Costalareš, sulla “costa dei larici”… che ormai scarso d’acqua, si lascia persino attraversare. Da qui, alzando lo sguardo, sarai colpito dalla verticalità della rupe del Monte Faloria: le rupi sono l’ambiente ideale per il nero avvoltoio! Ancora attraverso il bosco, sotto le leggiadre chiome dei larici, riguadagniamo il villaggio di Fraìna per poi far ritorno a Cortina D’Ampezzo.
Il trekking sui passi della leggenda Sui Sentieri dei Salvàns®.
Si parte da Cortina D’Ampezzo per arrivare a Fraìna, piccolo borgo di pochi abitanti dove anticamente, secondo il racconto di Carlo Felice Wolf, si trovava il villaggio di Miljera. Questo luogo è l’ideale per dare inizio al trekking o per fare un giro alla scoperta del territorio in mountain bike. In inverno si può godere del magnifico paesaggio e organizzare escursioni usando le ciaspole.
Ci addentriamo nella foresta di conifere che in estate è di un verde intenso, per arrivare alla malga dove secondo la leggenda, una bellissima e timida fanciulla appariva ai contadini, i quali si mostrarono molto gentili con lei tanto che ella volle regalare a ciascuno di loro un ritratto. La pittura, narra Wolf, era a quel tempo sconosciuta agli ampezzani e i dipinti erano così belli e fedeli al viso della persona ritratta, che tutti ne rimasero affascinati lodando talmente tanto la bravura della fanciulla che la sua fama arrivò fino ai vicini villaggi.
L’itinerario prosegue con un minimo dislivello che nella natura incontaminata di questi luoghi ci porta ad arrivare al lago di Costalareš, (in italiano lago di Costalaresc) formatosi a seguito di una frana, sulle pendici del monte Falora e poco distante da Cortina D’Ampezzo. Oggi per motivi di sicurezza legati al pericolo di smottamenti, il lago è stato quasi prosciugato e, proprio questo fattore ha determinato un cambiamento della flora locale che Monica Dandrea ti descrive meravigliosamente. In “tempi antichi” il lago era rigonfio d’acqua e l’ambientazione lo rende facilmente domicilio di leggendarie streghe cattive come quella presente nella narrazione della Pittrice del monte Falòra.
L’origine dell’arte pittorica ampezzana
Qui Monica ci racconta che la giovane fanciulla fu accolta e lodata dagli abitanti di Miljera e ricevette anche le attenzioni amorose di due giovani del posto, Verlòj, un ragazzo benestante dai modi gentili, abitante di Fernamussino e Ghedìn un timido e schivo cacciatore. La giovane si promise in sposa a Verlòj, lo aiutò a ricostruire le ricchezze che nel frattempo il giovane aveva perso e in cambio chiese al giovane di esaudire un suo desiderio. Felice del bellissimo avvenire che l’attendeva, lei che era così brava a dipingere, affrescò le case degli abitanti del villaggio che l’avevano accolta con tanto affetto, ma…
Il Lago di Costalaresc e le creature della foresta
… Un giorno per caso venne a sapere del tradimento di Verlòj che senza dirle nulla si sposò con un’altra. Senza andar nella mitologia, si sa che una donna ferita in amore può covare vendetta e così fu. La giovane Pittrice in preda alla rabbia svanì nel bosco, quello che abbiamo appena attraversato, invocò la malvagia strega Svalazza che abita il lago di Costalaresc con la quale prese accordi per vendicarsi, ma si sà che, a far patti con gli spiriti maligni, si ha sempre ben poco da guadagnare. Le Anguanes, spiriti buoni della foresta, l’avevano avvisata: ella infatti avrebbe avuto la sua vendetta ma in cambio si sarebbe trasformata in un’orrenda creatura e come funziona in tutte le favole, solo il vero amore avrebbe rotto l’incantesimo. In preda allo sconforto ma a fatto compiuto, la giovane salì verso Crodes del Banco così come la chiamano gli ampezzani.
L’itinerario verso il gruppo montuoso del Sorapis
Il trekking Sui Sentieri dei Salvàns® con Monica Dandrea, continua alla scoperta delle meraviglie naturali della conca Ampezzana. Arrivati all’altopiano Monica ti porta a godere di una meravigliosa vista del gruppo montuoso del Sorapis. Da questo punto infatti, dove la vegetazione si dirada, si scorge la verticalità della rupe del Monte Faloria e le rupi sono l’ambiente ideale per il nero avvoltoio! Se alzi lo sguardo ti pare di vedere il terribile rapace nero della leggenda che, dalla Croda Rossa, spiccava il volo per rapire i bambini del villaggio di Miljera e compiere così la sua vendetta. Immagina come Ghèdin, impavido e innamorato cacciatore, capendo che l’avvoltoio altro non era che la sua amata pittrice Filadressa, si arrampica su per quella croda così piena di dirupi, per salvare lei e i bambini, mostrandole il vero amore e sposandola.
I diretti discendenti dei protagonisti della leggenda
Rientrando sul sentiero di casa, così come fece Ghedìn con la sua amata Pittrice tornata ad essere buona, ti godi una rilassante passeggiata nel bosco all’ombra delle fronde dei larici e, arrivati a Faloria (la Miljera della leggenda), si prende la strada per Cortina per apprezzarne l’arte e le sue origini.
Durante la discesa, Monica Dandrea ti narra che Il nero avvoltoio dopo aver preso i bambini, li trasformava in uccellini che poi rinchiudeva in bellissime gabbie d’argento finemente lavorate e ornate di filigrana. Le gabbie erano costruite dalle mani sapienti di artigiani che a Cortina eccellono nell’arte orafa fin dal ‘700. Il racconto è così denso di passione che arrivati in città ti vien voglia di osservare le botteghe in cerca di quei meravigliosi manufatti e dipinti. la passione per l’arte sembra scorra nelle vene degli ampezzani. A metà ‘800 Giuseppe Ghedina affrescò il soffitto della Basilica dei Santi Filippo e Giacomo che si trova a Cortina, e altri Ghedina sembrano essere pittori. Passeggiando tra le vie della città dalle vetrine di alcune botteghe si intravedono dipinti e opere d’arte…. che siano tutti diretti discendenti dei protagonisti della leggenda?
Artigianato locale: arte orafa ampezzana
Dal XVIII secolo fino alla Prima Guerra Mondiale, l’arte orafa ampezzana ha vissuto un periodo fiorente, subendo anche le influenze veneziane. La filigrana in argento delle Dolomiti venete è famosa per la finezza con cui venivano riprodotti i fiori tipici del luogo come stelle alpine, mughetti e anemoni. La fine arte orafa era talmente praticata dagli ampezzani che verso la fine del 800 fu fondata, nella locale scuola di artigianato, una sezione dedicata alla filigrana. Ancora oggi gli anziani del posto parlano di questa scuola e del punzone SFC che identificava le opere create dai suoi artigiani.
INFO UTILI
- Tempo: Mezza giornata (3-4 ore).
- Difficoltà:Facile, pochi kilometri con minimo dislivello, dalla facile percorribilità, in un versante di Cortina che offre scorci panoramici sulla conca ampezzana, immersi in un ambiente di bosco molto piacevole.
- Per Chi?: Questo tour è adatto a te che viaggi con il cane se è ben educato e già abituato ad andare a spasso al guinzaglio per una bella passeggiata. Nel Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo i cani vanno condotti al guinzaglio. Ti consiglio di contattare Monica per avere maggiori informazioni in merito. Se ami il turismo slow e ti piace fermarti perché ti attrae un dettaglio e sei curioso di scoprire cos’è, questo è il tour giusto per te.
- Se invece cerchi una gita da fare con i bambini dai 5 anni ecco fatto! è una bella passeggiata sia per i grandi che per i bambini. Tutti rimangono affascinati dai racconti delle leggende Sui Sentieri dei Salvàns®.
- Per gruppi, di adulti o di famiglie con bambini (dai 5-6 anni) purché la composizione del gruppo di richiedenti sia omogenea.
- Rete stradale e mezzi pubblici: Cortina D’Ampezzo è ben servita da strade, autostrade. Il luogo d’incontro è raggiungibile da mezzi pubblici però con un avvicinamento a piedi al punto di partenza/arrivo, una camminata aggiuntiva necessaria ma che si sviluppa lungo un itinerario completamente pianeggiante; ci sono parcheggi nelle immediate vicinanze.
- Dove mangiare?:Spuntino al sacco, possibilità di fermarsi in loco al termine dell’escursione per pranzo (servizio bar/ristorante in struttura tipica con periodi di apertura stagionali: Agriturismo Fattoria Meneguto e Ristorante Baita Fraìna).
- Dove dormire?: In loco ci sono molte strutture ricettive fra hotel, bed & breakfast, appartamenti ecc.
- Guida turistica Contatti: Monica Dandrea Dott.ssa Forestale, guida naturalistica e maestra di sci alpino Cortina d’Ampezzo – Dolomitisuisentierideisalvans.it monica@suisentierideisalvans.it
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