E’ NATA IN CITTA’ LA PRIMA CASA CINEMATOGRAFICA ITALIANA
Di Ugo Rossi
Continua il viaggio alla scoperta di Milano e oggi vi racconto una storia caduta nel dimenticatoio ma, certamente molto interessante e che dimostra quanto la nostra città sia stata negli anni al centro della vita culturale, artistica. economica e sociale del Paese e del mondo. Siamo nel 1907 e proprio a Milano, nasce la prima casa cinematografica in Italia, che anticipa Cinecittà (nata nel 1936 e inaugurata ad aprile 1937) e addirittura gli studi di Hollywood, dove la Paramount aprì la prima struttura nel 1911.
L’intuizione fu di Luca Comerio, fotografo milanese, che, un anno dopo chiamerà la sua “creatura” Milano Films e iniziò a produrre pellicole di successo. In quegli anni qui venne creata una rappresentazione molto particolare dell’Inferno che descriveva in modo originale il primo canto della Divina Commedia. Fu questa la prima opera cinematografica che si avvalse di quelli che oggi potremmo chiamare “effetti speciali”, ottenuti sovrapponendo tra loro le varie immagini. Furono poi eseguiti anche altri lavori molto interessanti come un documentario che rappresentava il Re in visita ai luoghi del terremoto di Messina e i funerali milanesi di Bocconi.
Ma al grande successo si affiancarono anche notevoli problemi economici tanto che la struttura perse i tre quarti del capitale iniziale. Proprio quando tutto sembrava presagire la fine della società, intervenne un fatto importante. Alcuni finanziatori appartenenti a facoltose famiglie milanesi, supportate da un importante istituto bancario, intervennero in salvataggio dell’azienda, venne acquistato un terreno in zona Bovisa e il nome si modificò, nel 1917, in Armenia Films, ditta di produzione, noleggio acquisto e vendita di film con titolare Johannes Zilenian che costruì in zona anche due spazi teatrali e alcuni fabbricati che ospitavano uffici e servizi vari.
Nel 1927 alla struttura venne commissionato un film che aveva lo scopo di far vedere e apprezzare e bellezze artistiche e di Milano. Il progetto, però, non andò in porto e venne abbandonato.
Un altro cambio di nome, Elios, vide il “battesimo” di un giovanissimo Luchino Visconti che nel 1933 girò proprio qui il suo primo film che poi andò perso durante la guerra.
Il lento decadimento che seguì, nonostante la struttura avesse prodotto durante la sua esistenza quasi 500 titoli, portò al definitivo abbattimento degli edifici negli anni ‘40 lasciando ora a delle pitture murarie e una scritta su un arco che costeggia il giardino in via Baldinucci, il compito di ricordare questa esperienza che rimane negli annali e nella storia della Milano che non c’è più.
Ugo Rossi: Giornalista pubblicista mi occupo da anni di accoglienza alberghiera e comunicazione. Amo il nostro Paese che ritengo il più bello del mondo e cerco di regalare emozioni a chi lo viene a visitare. Il mio motto? Strenuo difensore dell’uso della nostra lingua, alle persone piene di sè, preferisco di gran lunga le persone piene di se. Collaboro con EnjoyItalyGo per diffondere le bellezze italiane nel mondo.