La sottoscrizione da parte della Loggia del protocollo d’intesa con la Provincia per valorizzare il territorio
di Marta Roncalli
Lo scorso 23 marzo, il Comune di Brescia e la Provincia di Brescia hanno siglato il Protocollo d’intesa per l’individuazione e la realizzazione di progetti condivisi in vista dell’importante evento in programma per l’anno 2023 Brescia e Bergamo Capitali italiane della Cultura.
Per la prima volta il titolo di Capitale italiana della cultura è stato assegnato contemporaneamente a due città e questo implica uno sforzo progettuale e di collaborazione tra tutte le rappresentanze istituzionali delle due città e rispettive province.
La scelta di coinvolgere le province
Con la firma del protocollo tra il sindaco Emilio Del Bono e il presidente della Provincia, Samuele Alghisi, si è reso ufficiale il lavoro di squadra in previsione dello sviluppo del dossier conclusivo. Si tratta di un coinvolgimento dettato da alcuni fili tematici che uniscono il capoluogo al resto del territorio ed è finalizzato alla valorizzazione della rete istituzionale, economica e sociale del territorio della provincia di Brescia.
Per questa ragione, nel programma di eventi e manifestazioni di Brescia e Bergamo Capitale italiana della Cultura 2023 saranno inserite iniziative di sostegno al progetto delle città, mirate a incrementare la fruizione del patrimonio culturale delle due province. Il Comune di Brescia e la Provincia di Brescia detengono a livello nazionale ed internazionale posizioni di consolidato e indiscusso valore nel campo del patrimonio artistico e culturale, delle bellezze naturali, paesaggistiche, della struttura economica e produttiva dell’innovazione e della ricerca scientifica.
In concreto, la Provincia metterà a disposizione la competenza dei propri uffici tecnici e sopratutto l’esperienza della Fondazione Brescia Eventi, la quale sarà sostenuta tramite lo stanziamento di 180 mila euro nell’arco di tre anni.
La Provincia di Brescia si aprirà alla ricerca di nuovi stimoli e suggerimenti provenienti dai territori, personalità e anche istituzioni di spicco dell’arte, della cultura e della storia locali. L’accordo include inoltre un ulteriore passo per valorizzazione dei siti Unesco cittadini di San Salvatore, Santa Giulia e del Capitolium con l’arte rupestre della Valle Camonica, così come le numerose testimonianze romane, le tracce del passato industriale (la cultura del ferro) o le tradizioni vitivinicole tra la Franciacorta e il colle di Sant’Anna.
Studentessa di Scienze politiche, Comunicazione e Società e giovane fotografa, mi appassiona il mondo dell’editoria e della comunicazione visiva. Le lingue straniere e la fotografia sono per me potenti mezzi espressivi ed interessanti strumenti per conoscere la realtà. Linkedin.