Dal 5 dicembre a Pieve di Cadore Babbo Natale sarà presente nella sua casetta per ricevere i bambini.
Di Ambra Saottini
I bimbi da tutto il mondo stanno preparando le loro letterine e anche quest’anno a Pieve di Cadore tutto è pronto per regalare ai più piccoli un momento di magia e speranza. Dagli anni ‘60 si rinnova una splendida iniziativa, Il Paese di Babbo Natale che vede la località nel cuore delle Dolomiti Bellunesi ospitarlo nella sua casetta nel Parco del Roccolo, dove ogni anno arrivano migliaia di messaggi. Un’iniziativa che unisce una comunità e regala, dal ponte dell’Immacolata per tutti i fine settimana sino al 23 e 24 dicembre, la possibilità d’incontrare dal vivo Babbo Natale.
Con la Presidente della Pro Loco di Pieve di Cadore, Rossella Carrara, ho modo di scoprire le attività previste in questo Natale 2020 pieno d’amore e di speranza.
Quali saranno gli appuntamenti della Pro Loco di Pieve di Cadore previsti nelle prossime settimane?
Con il Comune di Pieve di Cadore proseguiremo anche quest’anno la bella iniziativa storica Il Paese di Babbo Natale, rispettando le regole sul distanziamento e contingentando le visite. Per prepararci all’evento abbiamo reso la casetta ancora più bella con nuove illuminazioni, sistemando anche il parco adiacente in modo da creare un’atmosfera di gioia e serenità per i più piccoli. Le attività saranno ridotte ma i bambini potranno incontrare dal vivo Babbo Natale seguendo le norme stabilite dal D.P.C.M.
Come partecipa la comunità al supporto dell’evento?
Nella nostra comunità la solidarietà è molto forte e crede nell’importanza delle tradizioni. I nostri volontari sono un bene prezioso per la manifestazione e con passione collaborano a rendere ogni anno più bella l’iniziativa. Gli Alpini in questa edizione si sono occupati della realizzazione di nuove cassettine per imbucare le letterine a Babbo Natale, decorandole e distribuendole in tutte le frazioni di Pieve di Cadore. Un plauso va a tutti coloro che negli anni si sono resi disponibili a leggere e rispondere a ogni singola letterina. Oggi i tempi sono cambiati e i messaggi arrivano anche via mail ma le nostre risposte continuano a essere scritte a mano e personalizzate per ogni bambino.
La Pro Loco ha previsto dell’attività online?
Stiamo lavorando attivamente con la pagina Facebook Pro Loco Tiziano Pieve di Cadore e Instargam Prolocotiziano, dove è possibile seguire tutte le iniziative e acquistare i nuovissimi gadget realizzati per Il Paese di Babbo Natale. Le letterine invece possono essere inviate alla mail prolocotiziano@gmail.com oppure via posta a Babbo Natale Parco Roccolo, 32044 Pieve di Cadore. Per avere una risposta è però necessario che sulla lettera ci sia l’indirizzo completo.
La storia del Paese di Babbo Natale ha percorso più di mezzo secolo e ha visto una trasformazione sociale anche nelle richieste e nei pensieri dei bambini. Negli anni sono state raccolte più di diecimila lettere archiviate nella Biblioteca Comunale di Pieve di Cadore.
Danila, volontaria che risponde ai piccoli e agli adulti, mi racconta di richieste di conforto e affetto spesso molto toccanti e mi colpisce il valore che si crea all’interno delle famiglie nella stesura delle letterine che si tramanda di generazione in generazione con l’aiuto dei nonni. Anche le maestre condividono il valore della tradizione e tutti gli anni preparano con le proprie classi i messaggi da inviare alla Babbo Natale. Inoltre, ha riscontrato molta sensibilità da parte dei bambini durante questa pandemia che invitano Babbo Natale a stare attento, coprirsi bene e mettersi la mascherina. Nelle risposte dei volontari il pensiero è positivo e di rinnovata speranza, dove torneremo presto ad abbracciarci.
Con Danila ripercorro un po’ di storia che si fonde nelle memorie del luogo.
Nel 1963 nasce la storia di Pieve di Cadore Paese di Babbo Natale. La casetta fu costruita scegliendo un’area tra le più belle del paese, il parco del Roccolo di Sant’Alipio, una zona boscosa vocata a parco, dove sin dall’antichità erano cacciati gli uccelli, con il metodo del vischio e delle reti, sfruttando il passaggio verso sud. Nel faggeto fu ricavato uno spazio per la casa di Babbo Natale. Contemporaneamente furono presi accordi con l’amministrazione delle Poste Italiane per far pervenire a Pieve di Cadore la corrispondenza indirizzata al grande vecchio. Sin dal primo anno, le lettere arrivarono copiose e si rese necessario formare un comitato per rispondere a tutti. Negli anni Babbo Natale si è affezionato al Roccolo e ha deciso di rinnovare il suo entusiasmo assieme ai suoi aiutanti che forniscono nuova linfa e nuovi stimoli. Il risultato di quest’attenzione verso i bambini e le loro famiglie sono riscontrabili nel numero delle letterine ricevute molte delle quali sono lasciate nella cassetta della posta al Roccolo. Anche quest’anno le lettere dei bambini stanno arrivando numerose e già il responsabile della Biblioteca Civica, o meglio il suo segretario, ha predisposto il servizio per rispondere a tutte puntualmente senza deludere i piccoli autori.
Promuovo l’arte dell’ospitalità attraverso i nuovi linguaggi comunicativi con passione, professionalità e creatività. La mia doppia anima, legata agli studi magistrali in arti, spettacolo e produzione multimediale e al percorso professionale nell’hospitalitymanagement, mi hanno condotta a delle profonde riflessioni sul legame tra questi due ambiti e l’unione di essi con i territori. Ho iniziato a studiare e progettare network culturali che dialogassero con le aree d’appartenenza nel 2004 durante l’Università. La passione per la cultura mi ha portata a realizzare mostre d’arte all’interno dell’Università Cattolica di Brescia e collaborare per anni con Musei ed Associazioni culturali del territorio. Le esperienze si sono ampliate in un progetto educativo promosso dal Ministero degli Esteri presso le scuole primarie e secondarie australiane per approdare infine a Milano collaborando con Fondazioni ed Associazioni per lo sviluppo sociale e culturale. Nel 2012 spinta dalla curiosità d’iniziare un nuovo percorso di vita ed ampliare le mie conoscenze ho iniziato a muovere i primi passi nel mondo dell’hôtellerie partendo dal dipartimento Food and Beverage. Negli anni ho formato squadre composte da team multiculturali e coordinando due nuove aperture di Hôtelsall’estero come Food and Beverage Manager. Operando con i brand Double Tree by Hilton e Hilton Hôtels & Resorts ho appreso il valore degli standard operativi, il metodo organizzativo, l’analisi dei dati e una visione del business a livello globale. La mia propensione verso nuove sfide mi ha portata a proseguire il percorso professionale sino a ricoprire il ruolo di Hôtel Manager. Negli anni ho acquisito gran parte delle mie competenze gestionali avanzate grazie ad un programma di training e master in Hôtel Management conseguiti presso la scuola di alta formazione CIPAS™ di Stresa.