Si celebrano i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri
Di Nadia Fondelli
Nell’anno in cui in tutta Italia si celebrano i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri vogliamo proporvi alcune curiosità e un viaggio insolito nella sua Firenze.
Un rapporto difficile e contrastato quello dell’autore della Divina Commedia con la città natale che lo ha costretto alla morte in esilio. Ma Dante a Firenze c’è, presente più che mai in ogni pietra.
L’ Alighieri di rosso vestito corrucciato con il volto scavato e il naso importante è un’immagine familiare per tutti noi dai tempi della scuola ma quello che pochi sanno è che non c’è alcune certezza che quello fosse il suo vero viso La maschera funebre che si trova in Palazzo Vecchio a rappresentare la sua storia politica e che si ritiene essere l’immagine più vicina alla sua vera faccia, è stata scolpita nel tardo 1400 da Pietro e Tullio Lombardo ovvero 150 anni dopo la morte del Sommo Poeta!

Ma qual’era allora il vero volto dell‘Alighieri?
Rimarrà un mistero così come l’amore idealizzato con Beatrice, conosciuta casualmente quando Dante aveva solo nove anni.
La sua Musa Ispiratrice che lo portò a rivoluzionare la poesia creando uno dei capolavori della letteratura mondiale e a modernizzare per sempre la lingua italiana l’ha incontrata solo tre volte in tutta la vita!. Quel primo incontro, anche se i due abitavano vicini, avvenne solo nove anni dopo e tre furono in tutto le volte della durante la loro esistenza in cui si videro, dato che la giovane Portinari morì prematuramente a soli 24 anni.
Partendo in giro per Firenze sulle “tracce” del poeta una sosta doverosa è al cosiddetto Sasso di Dante che si trova a fianco del Duomo fra via dello Studio e via del Proconsolo. Una leggenda narra che il Poeta passasse molto tempo seduto su quel masso assorto nei suoi pensieri e che un giorno un uomo passando da lì domandò : Oh Dante cosa ti piace mangiare? E senza guardarlo negli occhi il poeta rispose: Uova!
L’anno seguente il solito uomo passando davanti al poeta assorto sul suo solito sasso disse: E come ti piacciono? E la risposta fu, senza esitazione: Con il sale!
E qui iniziamo il nostro percorso speciale a Firenze sulle tracce del Sommo Poeta seguendo le tracce della sua Commedia che della città natia narra luoghi e fatti.
Sono 34 le targhe in marmo che dalle mura e dai cortili di Firenze fanno riecheggiare le terzine: nove dell’Inferno, cinque del Purgatorio e venti del Paradiso.
Un itinerario voluto fra il 1900 e il 1907 da un comitato di dantisti fra cui erano Isidoro Del Lungo e Pietro Torriganii proprio per legare la Commedia a Firenze attraverso personaggi, luoghi e opere d’arte.
Iniziamo il giro dal cuore politico, religioso e sociale di Firenze, quella dentro le mura vissuta da Dante e terminiamo fuori le mura. Di ogni targa diremo in che strada si trova, a quale canto si riferisce e che legame c’è fra la Commedia e la città.
Borgo dei Greci canto XVI famiglia Peruzzi; Via del Proconsolo canto XVI Ugo il Grande; piazza del Duomo canto XXV dedicato al suo battesimo in Battistero e canto XXXIII preghiera di San Bernardo alla Madonna; via Martelli canto XIX dedicato al Battistero di Firenze; via Cerretani canto XV citazione di Brunetto Latini; via Tornabuoni canto XVII dedicato alla famiglia Gianfigliazzi; Borgo Santissimi Apostoli canto XVI dedicato alla famiglia Gualderotti e a Buondelmonte Buondelmonti; Ponte Vecchio canto XII si cita il fiume Arno e canto XVI dedicato alla statua di Marte causa degli scontri fra guelfi e ghibellini distrutta dall’alluvione dell’Arno del 1333; via Por Santa Maria canto XVI famiglia Amidei; via Lamberti canto XVI famiglia Lamberti; via degli Speziali canto XVI si ricorda gli antenati di Dante; via delle Oche canto XVI dedicato ai dignitari fiorentini alla famiglia Visdomini e alla famiglia Adimari; via del Corso canto VIII Filippo Argenti, canto XXIV dedicato a Forese Donati, canto XXX dedicato a Beatrice Portinari, canto XV dedicato a Berlincione Berti Ravignani, canto XVI dedicato alla famiglia Cerchi; via Dante Alighieri canto XXIII dedicato alla sua nascita, canto XV dedicato alla sua città natale; via Calzaiuoli canto X dedicato a Guido Cavalcanti; via dei Cerchi canto XVI famiglia dei Della Bella; via dei Tavolini canto XXXII dedicato a Bocca degli Abati, canto XVI dedicato alla famiglia dei Galigai; Palazzo Vecchio canto X dedicato a Farinata degli Uberti, canto XV sulla famiglia degli Uberti, canto XVI dedicato a Firenze antica; piazza San Salvi canto XXIV dedicato a Donato Corsi; via San Salvatore a Monte e via San Miniato al Monte canto XII dedicati alla basilica di San Miniato e al ponte Rubacante e Piazza Piave canto XIV sul fiume Arno.
Giornalista e viaggiatrice per passione e volontariato in Italia e nel mondo.
Fondatrice del primo magazine turistico trilingue italiano ha contribuito al lancio dell’agriturismo e dell’enoturismo toscano.
Specializzata in viaggio, turismo, cultura, enogastronomia e sport è autrice di quattro libri e autrice in una raccolta di racconti dedicati a Firenze.
Pioniera nel mondo del giornalismo on line ha collaborato con importanti cantanti italiani e per format televisivi su piattaforma Sky.
E’ membro dell’Associazione nazionale Donne del Vino di Anag (Assaggiatori Grappa ed Acquaviti) e di Aset (Associazione Stampa Enogastronomica Toscana).