IL TEMPO EFFETTIVO DI GIOCO
di Andrea Scheurer
Quanto dura una partita di hockey su ghiaccio? Il tempo è effettivo o va a scorrere? Quali sono le penalità di gioco, come le segnalano e quanto possono durare?
Una partita di hockey su ghiaccio dura normalmente 60 minuti, ed è divisa in tre tempi (chiamati anche “terzi” o “drittel”) da 20 minuti. Il tempo è effettivo quindi ogni volta che l’arbitro fischia per segnalare una penalità, un fallo, l’icing o il fuorigioco, il cronometro si ferma. Una partita, di conseguenza, può durare anche il doppio del tempo effettivo.
Ci sono anche due intervalli, tra il primo e il secondo drittel, e tra il secondo e il terzo periodo, della durata di 15 minuti, per permettere il rifacimento del ghiaccio.
Una partita di hockey su ghiaccio non prevede il pareggio: terminati i tre tempi regolamentari, si giocheranno i tempi supplementari della durata di 5, 10, 20 minuti a seconda del campionato. Nei tempi supplementari vince la squadra che segna per prima: il meccanismo è uguale al golden goal del calcio.
Se alla fine del supplementare la situazione non cambia, la partita viene decisa ai rigori oppure, a seconda del campionato, possono esserci, prima dei rigori, altri supplementari.
Si tirano 5 rigori a testa: in caso di parità si continua a tirare fino a che una delle due squadre, con l’altra in vantaggio di una rete, non sbaglia il rigore. Se il risultato è già deciso, i rigori restanti non verranno battuti.
LE PENALITÀ
Quando l’arbitro fischia per segnalare una penalità, il giocatore colpevole del fallo dovrà scontare un determinato lasso di tempo in panca puniti, mentre la sua squadra sarà costretta a giocare in inferiorità numerica.
Le penalità si distinguono principalmente in penalità minori e penalità maggiori. Le prime durano 2 minuti, le seconde 5. La penalità disciplinare dura invece 10 minuti, ma talvolta può anche essere della durata di un tempo, 20 minuti. La più grave è la penalità partita che comporta l’espulsione del giocatore dal campo di gioco per il proseguo della partita. Tra le penalità si conta anche il rigore.
Ogni penalità ha il suo segnale identificativo. Quando l’arbitro riscontra un’irregolarità da punire, alza un braccio. Fischierà poi quando la squadra, che ha commesso il fallo, entrerà in possesso del disco. In questi frangenti, la squadra che non subisce la penalità, toglie il portiere e gioca con l’uomo in più proprio perché, al tocco avversario del disco, l’arbitro fischierà.
Le penalità da 2, 5 e 10 minuti, si scontano in panca puniti e la squadra del giocatore punito giocherà in 4 contro 5. Per le penalità maggiori, la questione è differente: il giocatore si accomoda in panchina, e la sua squadra gioca con l’uomo in meno per un massimo di 5 minuti. Per il resto del tempo della penalità (o per il resto del match, in caso di penalità partita), il giocatore non può scendere sul ghiaccio, ma il suo posto lo prende un compagno.
TIPI DI PENALITÀ E ALTRE CURIOSITÀ
Le più comuni sono: ostruzione (interference); sgambetto (tripping); bastone alto (high-sticking); aggancio con bastone (hooking); ritardo del gioco (delay of game); colpo col bastone (slashing); carica irregolare (charging); carica da dietro (checking from behind); gomitata (elbowing); troppi giocatori sul ghiaccio (too many men on ice); condotta antisportiva (misconduct); eccessiva durezza (roughing); trattenuta (holding); cross check (contrasto fisico con uso del bastone); trattenuta del bastone avversario (holding the stick).
Il portiere è l’unico giocatore che non finisce mai in panca puniti. Se è lui che commette il fallo, sarà un suo compagno, scelto dal capitano a dover scontare la penalità. Talvolta, in base alla gravità del fallo e alla decisione dell’arbitro a seguito di un suo comportamento sul ghiaccio, anche il portiere può essere espulso.
Se ad entrambe le squadre, contemporaneamente, vengono fischiate lo stesso numero di penalità, i giocatori finiranno in panca puniti e le due squadre continueranno a giocare con lo stesso numero di giocatori che avevano prima che venisse fischiata la penalità.
Eccezione: se le due squadre erano entrambe con tutti e 5 i giocatori di movimento sul ghiaccio, continueranno la partita in 4 contro 4.
Andrea Scheurer
Svizzero e italiano. Laureato in Storia Medievale. Da sempre amante dei castelli, percorro le strade della mia amata città, e non solo quelle, provandole ad immaginare nei secoli passati. Grande appassionato e tifoso di sport, in particolare dell’hockey su ghiaccio. Gioco da anni in una squadra amatoriale. Linkedin